Sanità 3 Aprile 2024 16:04

Lazio, approvata la legge sul caregiver familiare

Previsto uno stanziamento di 15 milioni di euro per la valorizzazione e piena integrazione della figura del caregiver familiare come componente della rete di assistenza alla persona. “Il riconoscimento di una figura che c’è sempre stata ma non lo ha mai ottenuto ufficialmente”, questo è lo scopo della legge secondo la presidente della commissione Sanità Alessia Savo.

Lazio, approvata la legge sul caregiver familiare

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato oggi all’unanimità dei presenti la proposta di legge regionale n. 132 del 9 febbraio 2024, concernente “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare”. In precedenza, aveva ricevuto il voto favorevole dell’Aula anche la proposta di deliberazione consiliare n. 11 del 4 ottobre 2023, concernente “Approvazione del ‘Piano d’azione per le zone vulnerabili all’inquinamento da nitrati di origine agricola della Regione Lazio’. Direttiva 91/676/CE – D.Lgs. 152/2006 – DM 5046/2016”.

Una proposta di legge, quella sul caregiver, che è stata “oggetto di un egregio lavoro in commissione”, come ha detto l’assessore ai Servizi sociali Massimiliano Maselli nella sua relazione; una proposta incentrata sulla figura del caregiver familiare come componente della rete di assistenza alla persona ma anche come portatore di diritti propri, distinti da quelli della persona da lui assistita, recita l’articolo 1 della normativa. Normativa “attesa da tutto il mondo che ruota intorno alla disabilità”, così ancora l’assessore. Pochi articoli, scritti in modo semplice, in modo da renderla accessibile a tutti, questo il modo in cui è stata scritta questa normativa, secondo Maselli, che ha ricordato le novità più rilevanti che essa introduce, dal ruolo attivo che essa conferisce al caregiver per la prima volta, alla “giornata del caregiver” in essa prevista all’articolo 11, fino al riconoscimento, dal momento che almeno il 7 per cento dei caregiver è in una fascia di età giovanile,  di crediti formativi a fini di studio, che è previsto nell’articolo 10. 15 milioni di euro nel triennio 2024-26 sono gli stanziamenti previsti per questa legge dalla norma finanziaria, l’articolo 14.

Numerosi gli emendamenti ai vari articoli approvati, provenienti sia dalla maggioranza con Maria Chiara Iannarelli di Fratelli d’Italia, che dall’opposizione con Marta Bonafoni del Partito democratico, Alessandra Zeppieri del Polo progressista, e alcuni dallo stesso assessore Maselli, che in altri casi ha provveduto alla riformulazione di alcuni, in modo da poter dare ad essi parere positivo.

Il riconoscimento di una figura che c’è sempre stata ma non lo ha mai ottenuto ufficialmente, questo è lo scopo della legge secondo la presidente della commissione Sanità Alessia Savo, che ha ricordato come 25 mila persone nella nostra regione svolgano questa attività. Apprezzamento per la proposta è venuto anche dall’opposizione, con la consigliera Marietta Tidei di Italia viva. “Un lavoro fatto insieme” è stato quello che si è realizzato su questa proposta, anche per il consigliere Rodolfo Lena del Pd. Apprezzamento anche da Marta Bonafoni, secondo la quale anche il governo nazionale dovrebbe trarre ispirazione da questo lavoro fatto nel Lazio in modo condiviso. “Un percorso importante” apre questa normativa, secondo Alessandra Zeppieri. Con riferimento all’accenno di Bonafoni, Maselli ha detto in una breve replica che gli risulta si stia lavorando anche a livello nazionale sul tema. Importante la continuità del lavoro su questi temi, ha detto in conclusione l’assessore. Il voto favorevole dei vari gruppi di maggioranza è stato poi annunciato, in sede di dichiarazione di voto, da Nazareno Neri di Noi moderati, Luciano Crea della lista Rocca e Daniele Sabatini di Fratelli d’Italia; tutti hanno ringraziato la Giunta per il lavoro fatto su questa normativa di grande “concretezza”, come ha detto Sabatini.

“Procedura obbligata”, invece, era stata definita dall’assessore al Bilancio Giancarlo Righini nella sua illustrazione del provvedimento, quella che viene avviata con la proposta di deliberazione consiliare approvata prima della proposta di legge, vista la procedura di infrazione europea pendente in materia. Il Piano d’azione fissa i criteri e le norme tecniche generali per l’utilizzazione agronomica dei materiali e delle sostanze di cui all’articolo 2, al fine di consentire alle sostanze in essi contenute di svolgere un ruolo utile al suolo agricolo. Per Salvatore La Penna del Pd, però, da una procedura per quanto obbligata può nascere una iniziativa su un tema che ha a che fare con la qualità della vita nei nostri territori; d’accordo con queste osservazioni si è detto anche Daniele Maura di Fratelli d’Italia. Righini, da parte sua, ha assicurato che si continuerà a lavorare su questo tema, nel ringraziare per il loro apporto le Direzioni Regionali coinvolte.

Uno stanziamento di 15 milioni di euro per la valorizzazione e piena integrazione della figura del caregiver familiare come componente della rete di assistenza alla persona. Una legge di civiltà, che conferma la sensibilità di questa amministrazione regionale verso le tematiche sociosanitarie, ottenendo anche il consenso in aula da parte dell’opposizione visto che la legge ha avuto approvazione unanime. Oggi inizia di fatto una nuova era”.

Con queste parole Marco Bertucci, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Lazio, commenta l’approvazione della proposta di legge.

“L’iniziativa di legge portata avanti dall’assessore Maselli, che ringrazio così come il presidente della Commissione Sanità Alessia Savo, va a disciplinare un settore di rilevante valenza sociale, dando sostegno ad un ruolo, quello del caregiver familiare, 25mila nella nostra Regione, ruolo che è cruciale nel sistema integrato dei servizi sanitari, sociosanitari e socioassistenziali dedicati alle persone con disabilità, non autosufficienti e anziani fragili”, prosegue il consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

Tra gli aspetti più interessanti della legge l’istituzione, in via sperimentale, di un budget personale del caregiver familiare quale contributo a fondo perduto finalizzato a sostenere le spese connesse alla cura della propria persona, al tempo libero, alla formazione e all’aggiornamento professionale. “Trovo altrettanto importanti, ad esempio, le azioni che possano permettere la conciliazione tra l’attività lavorativa e l’attività di cura ed assistenza, senza dimenticare la possibilità di riconoscere punteggi aggiuntivi nei concorsi pubblici per personale infermieristico e operatore sociosanitario indetti da enti dipendenti o vigilati dalla Regione, senza dimenticare che la legge prende in considerazione i caregiver giovani, per i quali sono individuate nel provvedimento iniziative specifiche per percorsi agevolati per il riconoscimento dei crediti formativi e per la riduzione delle tasse universitarie. Un grande lavoro quello alla base di questa legge, che oggi ha trovato il giusto riconoscimento in aula consiliare”, chiude Marco Bertucci.

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