Politica 16 Luglio 2024 11:26

Livelli essenziali di assistenza, i risultati del Nuovo sistema di garanzia 2022

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Livelli essenziali di assistenza, i risultati del Nuovo sistema di garanzia 2022

I risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA) per l’anno 2022 attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) sono stati illustrati nel corso di un evento svoltosi al Ministero della Salute.

Complessivamente, nell’anno 2022:

  • registrano un punteggio superiore a 60 (soglia di sufficienza) in tutte le macro-aree le seguenti Regioni: Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Puglia e Basilicata
  • una Regione, la Valle d’Aosta, presenta un punteggio inferiore alla soglia in tutte e tre le macro-aree
  • le Regioni Calabria, Sicilia e Sardegna presentano un punteggio sotto soglia nell’area della prevenzione e nell’area distrettuale
  • la Provincia autonoma di Bolzano, l’Abruzzo ed il Molise presentano un punteggio sotto soglia per l’area della prevenzione
  • per la Regione Campania il punteggio sotto soglia è riferito all’area distrettuale.

Il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG), realizzato in collaborazione con i referenti istituzionali e tecnici delle Regioni e con esperti epidemiologi e statistici provenienti dal mondo universitario e della ricerca, è stato introdotto con il DM 12 marzo 2019. NSG è un sistema descrittivo, di valutazione, monitoraggio e verifica dell’attività sanitaria erogata in tutte le Regioni ed è integrato con il sistema di Verifica degli Adempimenti a cui sono tenute le Regioni per accedere alla quota integrativa del fondo sanitario nazionale (FSN). L’articolazione del sistema di indicatori associa a ciascun LEA gli attributi rilevanti dei processi di erogazione delle prestazioni in termini di: efficienza e appropriatezza organizzativa, efficacia e appropriatezza clinica, sicurezza delle cure.

I dati del monitoraggio sono pubblicati nella Relazione “Monitoraggio dei LEA attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia – Relazione 2022”, a cura dell’Ufficio 6 della ex Direzione generale della programmazione sanitaria – Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Servizio sanitario nazionale, del Ministero della Salute.

Migliore (Fiaso), Lea: Servono nuovi indicatori e tempestività per il monitoraggio

“Per la Fiaso (la Federazione italiana delle Aziende sanitarie e ospedaliere) l’implementazione del Nuovo sistema di garanzia (Nsg) per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria, varato nel 2020, superando definitivamente il meccanismo della ‘griglia dei Lea’, è un’innovazione necessaria per il Paese, ma il sistema va reso più tempestivo e integrato con nuovi indicatori perché sia più efficace. Nello specifico servono innanzitutto più indicatori per le cure primarie e, poi, va messo al centro il tema dell’equità e del contrasto alle diseguaglianze. Non possiamo investire risorse importanti senza poter misurare il risultato. Per questo chiediamo un passo avanti indispensabile verso la piena integrazione dei sistemi informativi, così da ottenere un monitoraggio in tempo reale dell’andamento del Ssn. Un’evoluzione del resto prevista dal Pnrr che ha già nella digitalizzazione uno dei suoi pilastri, insieme all’obiettivo della piena interoperabilità tra le piattaforme esistenti”. Lo ha sottolineato il presidente Fiaso, Giovanni Migliore, intervenendo al convegno sul nuovo sistema Nsg-Nuovo sistema di garanzia, organizzato dal Ministero della Salute, in cui è stata presentata la relazione 2022 con il monitoraggio dei Lea-Livelli essenziali di assistenza.

“Oggi – prosegue Migliore – presentiamo e ragioniamo sui dati del 2022, ma qualunque politica sanitaria decidiamo di promuovere, soprattutto in questa fase storica che non consente sprechi, ha bisogno di un sistema che permetta di valutarne gli effetti e di intervenire in modo mirato ed efficace in tempo reale. L’Nsg utilizza 88 indicatori suddivisi in diverse macro-aree di assistenza, ma non garantisce che il monitoraggio non si limiti alle performance tecniche, trascurando invece i criteri di accessibilità ed equità sociale e territoriale. Mancano poi strumenti che permettano di confrontare strategie preventive sulla base di risultati attesi: la rendicontazione delle attività preventive si basa solo sul volume di attività, nell’impossibilità di associare un diverso volume a un diverso esito. Serve una svolta e Fiaso è sempre disponibile a un confronto utile e produttivo con il Governo e le altre istituzioni competenti per migliorare uno strumento già importante”, ha concluso.

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