L’accordo prevede la realizzazione in ogni Azienda sociosanitaria territoriale di una struttura organizzativa unica in grado di garantire percorsi di accompagnamento e di cura appropriati. Soddisfatti i sindacati: «È una prima risposta ai bisogni di cura ed assistenza delle persone»
Intesa raggiunta tra Regione Lombardia e sindacati Cgil, Cisl e Uil, sindacato dei Pensionati, della Funzione pubblica e Medici, per il riordino della rete delle degenze territoriali o di comunità e sull’esenzione dal superticket per le prestazioni ambulatoriali per alcuni nuclei famigliari ritenuti vulnerabili.
Dopo un lungo confronto, iniziato lo scorso gennaio, alla vigilia della pausa estiva si è concretizzato l’accordo che prevede: la realizzazione in ogni Azienda sociosanitaria territoriale di una struttura organizzativa unica, in grado di garantire percorsi di accompagnamento e di cura appropriati, nel rispetto delle unità d’offerta di degenza di comunità, pubbliche o private accreditate e contrattualizzate, che dovranno comunicare in tempo reale le proprie disponibilità.
«L’implementazione della rete delle degenze di comunità rappresenta una prima risposta ai bisogni di cura ed assistenza delle persone – il commento dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Lombardia – Ad oggi le risposte sono parziali (servizi di assistenza domiciliari) o inappropriate (ricoveri ospedalieri), se non troppo onerose per le famiglie quando è necessario fare ricorso a strutture residenziali o assistenti familiari. È stato compiuto un passo avanti, – ammettono – ma adesso dovranno essere attuati tutti i provvedimenti necessari per mettere le unità organizzative in condizioni di lavorare – affermano i sindacati -. Occorre garantire che le Aziende sociosanitarie territoriali (Asst) possano costituire le unità e dotarle delle risorse economiche, delle competenze e della strumentazione informatica adeguata al ruolo che devono avere».
L’intesa, sottoscritta nella giornata di ieri, prevede inoltre che Regione Lombardia avvii il processo di riordino della rete delle degenze territoriali riclassificando i posti letto esistenti e razionalizzando l’offerta nell’ambito della degenza di comunità. Il dialogo tra le parti proseguirà su altri fronti. «Verrà effettuata un’analisi dei fabbisogni nel territorio, – sottolineano le categorie confederali della funzione pubblica lombarda – per attuare una programmazione delle risorse finanziarie, individuando le risorse e le dotazioni di posti letto classificati per livelli assistenziali previsti, strutture da adibire o riconvertire in Presidi Ospedalieri Territoriali e in Presidi Socio Sanitari territoriali”. Per le categorie dei Pensionati della Lombardia «si tratta di un passo importante per tutti coloro che devono effettuare un percorso di cura dopo il ricovero, affinché non vengano più lasciati soli, ma accompagnati presso le strutture che offrono la migliore assistenza per una completa guarigione».
Per quanto riguarda i superticket, considerando la disponibilità finanziaria pari a 10,5 milioni di euro, è stata raggiunta l’intesa affinché vengano esentati della sola quota fissa (super ticket) per le prestazioni specialistiche ambulatoriali i nuclei famigliari fiscali con reddito:
In totale saranno 315 mila i nuovi esenti nella prima fascia, 260 mila nella seconda e 50 mila nella terza, per un totale di 625mila persone in più; il che comporterà un minor introito da superticket pari a 10,5 milioni di euro. Finora l’esenzione dalla quota fissa del superticket ha riguardato persone con un reddito fino a 18 mila euro.