L’UE ha annunciato la nascita di HERA, l’Autorità che si occuperà di prevedere i disastri sanitari come quello causato da Covid-19 e ne gestirà la reazione immediata
Sono trascorsi 18 mesi dall’inizio dell’emergenza pandemica di Covid-19. L’Unione europea, dopo un iniziale aggiustamento, ha cercato di rispondere prontamente alle esigenze dei suoi cittadini. Prima il materiale sanitario: mascherine, tamponi, ventilatori. Poi il personale distribuito dove c’era più bisogno. Ancora, i vaccini portati in tutti gli stati e nei Paesi più poveri e infine, il Green pass per tornare a circolare liberamente. Ora però l’esigenza è quella di pensare oltre: alla prossima pandemia, a una strategia di uscita che non permetta a un virus di diffondersi così tanto e di produrre altrettante vittime. Con questo scopo è nata HERA, l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie che completerà la triade con EMA ed ECDC e traccerà il nuovo corso della politica sanitaria in Europa.
I lavori del nuovo organo iniziano ufficialmente già oggi, con un finanziamento di 6 miliardi distribuiti nei prossimi sei anni dal Quadro Finanziario Pluriennale. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen lo ha annunciato ieri, ribadendo che si arriverà a circa 50 miliardi di euro in finanziamenti per la preparazione sanitaria dell’UE.
Per esemplificare quale sarà il lavoro di HERA, durante l’annuncio ufficiale è stato creato uno scenario che mostrava quel che sarebbe successo con Covid-19 se l’Agenzia fosse stata costituita prima. Rilevamenti effettuati per tempo, una classificazione accurata e un giudizio che avrebbe potuto quantificarne la potenza. Poi un sistema di ricerca e organizzazione delle necessità praticamente immediato, che avrebbe evitato la carenza di mascherine e macchinari. Infine una pianificazione della vaccinazione più coesa, che avrebbe permesso una partenza anticipata.
Specie sui vaccini ora l’HERA avrà:
«Attraverso HERA, rendiamo la sicurezza sanitaria uno sforzo comune europeo e mettiamo in atto un pilastro fondamentale per un’Unione europea della salute veramente resiliente», è stato l’augurio del commissario Stella Kyriakides.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato