Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha comunicato la lista dei Ministri dopo un colloquio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella. La conferma di Speranza era stata caldeggiata da numerosi addetti ai lavori per dare continuità alla lotta al Covid
A Lungotevere Ripa vince la continuità. Nel nuovo governo Draghi sarà ancora il leader di LeU Roberto Speranza a ricoprire la casella della Salute. Dopo i numerosi endorsement ricevuti nei giorni scorsi da personalità del calibro di Franco Locatelli e Walter Ricciardi, il nuovo inquilino di Palazzo Chigi ha ritenuto essenziale confermare colui che ha guidato la complessa macchina ministeriale in questo difficile anno pandemico anche e soprattutto per non rallentare il processo di lotta al Covid-19: del resto il virus non si è fermato di fronte alla crisi di governo.
Originario di Potenza, classe 1979, Speranza ha alle spalle una lunga carriera politica: a soli 25 anni era consigliere comunale per i Democratici di sinistra nella sua città. Dopo essere stato Presidente nazionale della Sinistra giovanile, diventa Segretario regionale del Pd in Basilicata. Nella scorsa legislatura viene nominato capogruppo del Partito democratico alla Camera, carica che lascerà dopo aver seguito Pierluigi Bersani nella nuova avventura di Articolo 1. Viene rieletto in Parlamento alle elezioni del 2018 con LeU. Nel settembre 2019 viene nominato Ministro della Salute nel Governo Conte bis.
Il suo punto di riferimento assoluto è la Costituzione e in particolare l’articolo 32 sulla tutela della salute che ama ripetere come un mantra. Tra i risultati raggiunti, l’abolizione del superticket (la quota aggiuntiva di 10 euro sul ticket per le visite mediche specialistiche e gli esami clinici). La pandemia ha stravolto però i programmi iniziali e il ministro della Salute, così come tutto il governo, hanno concentrato i loro sforzi nella lotta al virus.
Apprezzato per la sobrietà e l’estrema dedizione al lavoro, Speranza è uno dei fautori della linea della “prudenza” nel contrasto al virus: tra le misure adottate in questi mesi la creazione di una cabina di regia con il compito di valutare le aree più a rischio e il meccanismo delle regioni a ‘colori’: giallo, arancione e rosso in base alla diffusione del contagio. Con il Decreto Rilancio, il Cura Italia e l’ultima Legge di Bilancio, Speranza ha convogliato importanti risorse verso il Sistema sanitario per rafforzarlo nella difficile sfida pandemica. Ora sarà lui insieme al nuovo governo a gestire le risorse del Next Generation Ue che per la sanità ammontano a 19 miliardi.
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