Il provvedimento è adesso atteso alla Camera. La senatrice M5S: «Istituiremo una rete che coordini prevenzione, diagnosi e cura dei tumori, grazie alla quale sarà possibile indirizzare la programmazione sanitaria attraverso un’attenta verifica della qualità dell’assistenza»
Il Senato ha approvato all’unanimità il Ddl che istituisce la rete nazionale dei registri dei tumori. Adesso, ad attenderlo, c’è il passaggio alla Camera. «Non possiamo che esprimere soddisfazione per il voto unanime dell’Aula del Senato – hanno commentato in una nota congiunta i senatori del Movimento 5 Stelle Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, e Pino Pisani, relatore del testo -. Oggi facciamo un passo avanti nella lotta contro i tumori». «Serve conoscere il nemico per sconfiggerlo – ha detto la senatrice Maria Domenica Castellone, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità e relatrice del provvedimento, durante le dichiarazioni di voto -. Per questo il Ddl è così importante».
LEGGI L’INTERVISTA ALLA SENATRICE CASTELLONE: «AVREMO ARMA FONDAMENTALE PER INDIVIDUARE TUTTE LE TERRE DEI FUOCHI ITALIANE»
Se il testo verrà approvato anche dai deputati, verranno messi in rete i dati di tutti i registri regionali e dei sistemi di sorveglianza, incrementando le attività di monitoraggio e di prevenzione dei tumori su tutto il territorio italiano. «Istituiremo – ha spiegato la Castellone – una rete che avrà funzioni di coordinamento nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura dei tumori. E grazie alla quale sarà possibile indirizzare la programmazione sanitaria attraverso un’attenta verifica della qualità delle terapie e, nel complesso, dell’assistenza sanitaria».
«Abbiamo il dovere di credere – ha proseguito la senatrice – che il tumore potrà un giorno essere debellato. E non da slogan, non da giochi lessicali, ma da terapie frutto di studi scientifici supportati da dati, da una vera e propria mappa con le percentuali e le cifre relative ad incidenza di specifiche neoplasie in determinati ambiti territoriali. Dove si muore, in che misura, chi viene colpito più di altri, per quale specifica patologia tumorale. E quanto incide una vita trascorsa in aree contaminate, dove l’aria è satura di veleni, dove la terra, in eterna attesa di bonifica, copre e cela una coltre di residui di lavorazioni industriali che viaggiano sotto terra e sotto traccia, trasportati da falde che raggiungono campi coltivati e li abbeverano».
«Ecco – ha aggiunto – bisogna rafforzare la capacità di prevenzione delle patologie tumorali e di studio dei fattori di incidenza, soprattutto in campo ambientale. A beneficiarne saranno innanzitutto i troppi territori che ancora pagano situazioni ambientali complicate e a rischio elevato. Con l’approvazione di questo testo – ha concluso Maria Domenica Castellone – ci dotiamo di una opportunità unica nel far decollare la ricerca e la salvaguardia della salute dei cittadini. Della salute di noi tutti».
LEGGI ANCHE: TUMORI, MAIO (ONCOLOGO): «IL FUTURO SI CHIAMA IMMUNOTERAPIA. IN ALCUNE NEOPLASIE HA GIÀ SOSTITUITO LA CHEMIO»