Politica 30 Maggio 2018 16:02

«Assunzioni e riorganizzazione degli ospedali. Così farò ripartire la sanità del Molise». L’intervista al neo-Presidente Toma

«Vorremmo portare i DEA di II livello a Campobasso e di I livello nei poli ospedalieri Venafro-Isernia e Larino-Termoli. Necessario, poi, migliorare la struttura di Agnone». Il programma sanitario del Governatore della Regione Molise Donato Toma

«Il diritto alla salute da troppo tempo non trova tutele adeguate per i cittadini molisani». Esordiva così la voce “sanità” del programma per le elezioni regionali del Molise di Domato Toma, della coalizione di centro-destra. Un programma in cui la sanità figurava al secondo punto, e che lo ha portato a vincere e ad essere eletto Presidente della Regione. Adesso, Toma punta ancora sulla sanità del Molise, tanto da decidere di mantenerne la competenza e di curarle in prima persona.

«Dobbiamo far ripartire la sanità del Molise – ha dichiarato ai nostri microfoni – specialmente nelle aree interne e nelle zone disagiate. In particolare, abbiamo una situazione di riduzione degli ospedali cui dobbiamo porre rimedio: abbiamo un DEA (Dipartimento d’Emergenza e Accettazione) di primo livello a Campobasso; Venafro-Isernia e Larino-Termoli sono ridotti a centri di intervento di area; la struttura di Agnone, infine, deve essere migliorata per far sì che possa accogliere i pazienti di quell’area».

LEGGI ANCHE: LAZIO, ZINGARETTI: «COSTRUIAMO IL NUOVO MODELLO SANITARIO INSIEME ALLE OPPOSIZIONI»

C’è molto su cui lavorare per la sanità del Molise, quindi, ma il programma di Toma è chiaro, anche se «non dobbiamo nasconderci dietro facili promesse», si legge nel programma. L’obiettivo è conservare gli attuali quattro poli ospedalieri, istituire un polo clinico universitario a Campobasso e richiedere un ospedale DEA di II livello per Regione. Se il DEA di I livello garantisce, infatti, le funzioni di osservazione, breve degenza e di rianimazione e assicura interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia e cardiologia, l’ospedale sede di DEA di II livello assicura anche le funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza, tra cui la cardiochirurgia, la neurochirurgia, la terapia intensiva neonatale, la chirurgia vascolare e la chirurgia toracica.

«È necessario che in ogni Regione – dichiara Toma – ci sia un DEA di II livello, a prescindere dal numero di abitanti. Vorremmo quindi portarne uno a Campobasso e introdurre il DEA di I livello nei poli ospedalieri Venafro-Isernia e Larino-Termoli. Non so se ci riusciremo – specifica – ma sicuramente ci proveremo in tutti i modi».

Altro nodo importante è quello del personale sanitario: «Stiamo valutando la stabilizzazione del personale sanitario ed è stato emanato un concorso, nei confronti del quale ci sono stati dei ricorsi di cui attendiamo gli esiti. Ma continueremo su questa scia». Inoltre, rientrano nel programma lo snellimento delle procedure di accesso ai servizi, la riduzione dei tempi di attesa, il potenziamento del personale di Pronto soccorso e la riapertura dei reparti che sono stati chiusi, in modo da «far sentire i cittadini sicuri, in qualsiasi zona del Molise si trovino».

Il Presidente Toma ci tiene a sottolineare, infine, uno dei fiori all’occhiello della sanità del Molise, che accoglie pazienti provenienti anche dalle Regioni limitrofe: l’hospice Madre Teresa di Calcutta di Larino, che nel 2011 ha vinto il premio “Gerbera d’oro”. Un riconoscimento che, in occasione della “Giornata nazionale del sollievo”, premia una struttura sanitaria distintasi nell’affrancamento dal dolore inutile, alleviando la sofferenza con terapie e sostegno psicologico e attraverso un processo di umanizzazione delle cure. «L’hospice di Larino è un’eccellenza per noi e vorremmo, attraverso la collaborazione del Direttore Flocco, migliorare la rete domiciliare su tutta la Regione», conclude Toma.

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
L’Intelligenza artificiale conquista l’Healthcare: cresce l’impiego in ricerca, diagnosi e cura
In occasione della Milano digital Week confronto tra protagonisti di design, Ai e digitale sull’impiego in sanità. Dalle app che dialogano con i pazienti, ai software che fanno interagire le strutture sanitarie, ma resta aperto il quesito sul consenso dei dati
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...
Advocacy e Associazioni

Cirrosi epatica, i pazienti chiedono meno burocrazia e maggior accesso al teleconsulto

Nella nuova puntata di The Patient Voice, Ivan Gardini (EpaC Ets), Ilenia Malavasi (Affari Sociali) e Francesca Ponziani (Pol. Gemelli)