Un nuovo emendamento al Ddl vaccini, presentato da Maria Domenica Castellone (M5S), prevede l’inserimento dei bambini non vaccinabili in classi di soli immunizzati. Qualora non fosse possibile la formazione di classi che rispettino questo criterio, i soggetti non vaccinati o non immunizzati saranno trasferiti nella scuola più vicina
I bambini che non possono essere vaccinati vengano inseriti in classi senza studenti non vaccinati o non immunizzati. Qualora non sia possibile formare classi che rispettano questo criterio, i soggetti non vaccinati o non immunizzati per le malattie previste dal vigente Piano nazionale di prevenzione e profilassi vaccinale, «pur non rientrando tra coloro per i quali le vaccinazioni sono controindicate in ragione di specifiche condizioni cliniche documentate», siano trasferiti nella scuola o centro di formazione più vicini.
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È quanto prevede un nuovo emendamento al Ddl vaccini presentato dalla relatrice del Movimento 5 Stelle Maria Domenica Castellone. Un testo che mette mano quindi alle conseguenze che la presenza nelle scuole di bambini e studenti non vaccinati potrebbe provocare, con l’intento di garantire «il diritto all’inclusione nel rispetto della tutela della salute nelle istituzioni scolastiche del sistema nazionale d’istruzione e nelle scuole private non paritarie nonché nei centri di formazione professionale regionali e nei servizi educativi per l’infanzia».
Entro il 10 marzo di ogni anno, quindi, i dirigenti scolastici trasmettono alle Asl territorialmente competenti l’elenco degli iscritti per l’anno scolastico successivo. Le Asl, entro il 10 giugno, restituiscono quindi gli elenchi indicando, sulla base dei dati contenuti nelle anagrafi vaccinali regionali e nell’anagrafe vaccinale nazionale, i soggetti cui sono state somministrate le vaccinazioni previste dal PNPV, coloro che hanno omesso o differito le vaccinazioni a causa di specifiche condizioni cliniche attestate da un medico, e dei soggetti immunizzati naturalmente.
Nelle Regioni in cui non è ancora stata istituita l’anagrafe vaccinale, i dirigenti scolastici, all’atto di iscrizione, richiedono ai genitori «la presentazione di idonea documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni raccomandate dal PNPV in base all’età, ovvero l’esonero per avvenuta immunizzazione naturale o l’omissione o il differimento delle stesse in ragione di specifiche condizioni cliniche documentate, che controindichino una o più vaccinazioni in maniera temporanea o permanente». All’atto dell’iscrizione, basterà un’autocertificazione, ma entro il 10 giugno andrà presentata la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni.