Il nuovo presidente della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAIC), Vincenzo Patella, presenta le linee programmatiche della società scientifica, puntando a favorire un equo accesso alle cure
“Attualmente l’immunoterapia specifica viene rimborsata nelle regioni ‘a macchia di leopardo’ e resta una chimera per milioni di pazienti, pur essendo la migliore terapia raccomandata dalle linee guida internazionali per le allergie respiratorie e quelle alle punture di insetto”. A denunciarlo è Vincenzo Patella , nuovo presidente della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAIC), presentando le linee programmatiche della società scientifica per i prossimi 2 anni.
Patella, direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina Interna a indirizzo immunitario e allergologico presso l’Asl di Salerno, docente universitario incaricato della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia clinica dell’Università degli Studi ‘Federico II’ di Napoli e autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, è stato eletto alla guida della SIAIC, in occasione del 36esimo congresso nazionale della societò scientifica appena concluso a Roma. “E’ mia intenzione mettere al centro dell’azione della Siaaic l’impegno per favorire un più equo accesso ai vaccini per le allergie su tutto il territorio nazionale”, dichiara
“Daremo, inoltre, impulso – aggiunge Patella- alle conoscenze sulle allergie ai farmaci, soprattutto agli antibiotici, attraverso corsi di formazione e una campagna di ‘de-labelling’ volta a verificare la presenza di allergie, in quanto risultano molto reali frequenti i casi di pazienti erroneamente etichettati come allergici a farmaci che non hanno mai ricevuto una conferma clinica da test diagnostici. E continua: “Punteremo all’ulteriore sviluppo dei registri istituiti all’interno della società: ‘Sani’ e ‘Mani’ dedicati ai pazienti asmatici, rispettivamente gravi e moderati, ‘Riat’ per l’immunoterapia e ‘Lunet’ rivolto agli individui affetti da lupus, ma anche alla promozione di rapporti di collaborazione con la Società Italiana di Aerobiologia, Medicina e Ambiente (Siama), al fine di utilizzare i dati dei monitoraggio delle centraline per verificare quale sia l’impatto dell’ambiente sull’aumento delle patologie allergiche e immunologiche”.