Prevenzione 11 Novembre 2024 11:42

Terza età, dormire almeno sette ore a notte aiuta ad invecchiare bene

Lo studio ha preso in considerazione 3.306 partecipanti di età pari o superiore a 45 anni: solo il 13,8% ha ottenuto un risultato positivo in tutti i criteri stabiliti per sancire un 'invecchiamento di successo'
Terza età, dormire almeno sette ore a notte aiuta ad invecchiare bene

Dormire almeno sette ore a notte: è questo il segreto per invecchiare bene. A svelarlo è lo studio condotto in Cina su più di 3mila persone, monitorate periodicamente e i cui dati sono stati integrati con quelli di un check-up medico a distanza di cinque anni. La ricerca, condotta dal gruppo dell’Università di Wenzhou, guidato da Hongying Shi, è stata pubblicata sulla rivista Bmc Public Health. Già da tempo molti studi hanno dimostrato l’importanza del sonno per la salute in generale, dall’impatto sul cervello allo sviluppo del feto in gravidanza. Ora, invece, arriva la conferma anche del ruolo che le ore di sonno possono giocare nell’invecchiare meglio.

‘Invecchiare con successo’

I ricercatori hanno utilizzato come parametro una condizione definitiva ‘invecchiare con successo’, che si riferisce ad invecchiare senza gravi malattie croniche, senza menomazioni fisiche, mantenendo un’elevata funzione cognitiva e una buona salute mentale, riuscendo a mantenere un impegno attivo nella vita. Lo studio ha preso in considerazione 3.306 partecipanti di età pari o superiore a 45 anni, le cui abitudini del sonno sono state registrate nel 2011, nel 2013 e nel 2015, seguite da un controllo medico complessivo cinque anni più tardi. Tutti i volontari sono stati analizzati e classificati in base alle loro abitudini di sonno nel corso degli anni: lungo-stabile (8-9 ore di sonno regolare), normale-stabile (7-8 ore regolari), decrescente (da una media di oltre 8 a meno di 6), crescente (da una media di meno di 6 a oltre 8) e breve-stabile (5-6 ore).

I risultati dello studio

Al termine dello studio, di tutti i partecipanti solo 455 individui (13,8%) hanno ottenuto un risultato positivo in tutti i criteri stabiliti per sancire un ‘invecchiamento di successo’. Di questi, ben 307 (circa due terzi) dormivano costantemente più di sette ore a notte. Il gruppo con meno soggetti invecchiati con successo è stato quello dal sonno breve e stabile (solo l’8,8%). “I dati – concludono i ricercatori – indicano, dunque, quanto il sonno sia importante e suggeriscono, inoltre, come la diminuzione della durata del sonno non deve essere intesa come un cambiamento dovuto all’età, piuttosto, osservano gli autori della ricerca, come un ostacolo al raggiungimento di un invecchiamento di successo”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.