Prevenzione 2 Dicembre 2024 15:44

Una dieta con più proteine vegetali agisce da “scudo” per il cuore

Seguire una dieta con un rapporto più alto di proteine vegetali rispetto a quelle animali può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e coronaropatie. Lo rivela uno studio pubblicato sull’American Journal of Nutrition

Una dieta con più proteine vegetali agisce da “scudo” per il cuore

Seguire una dieta con un rapporto più alto di proteine vegetali, come quelle contenute nelle noci e nei legumi, rispetto a quelle animali può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e coronaropatie. Lo rivela uno studio condotto presso la Harvard T.H. Chan School of Public Health e pubblicato sull’American Journal of Nutrition. I ricercatori attribuiscono la riduzione del rischio alla sostituzione della carne rossa e lavorata con proteine vegetali.

Una dieta con più proteine vegetali riduce il rischio di malattie cardiovascolari

Lo studio ha rilevato che una combinazione di maggiore consumo di proteine vegetali e un’assunzione totale di proteine più elevata offre i maggiori benefici per la salute del cuore. Il rapporto ideale tra proteine vegetali e animali non era chiaro fino ad ora. Questo studio, durato ben 30 anni su quasi 203.000 partecipanti, è il primo a indagare come tale rapporto influisca sulla salute, in particolare quella cardiovascolare. Gli esperti hanno registrato tutti gli eventi cardiovascolari e coronarici avvenuti nel tempo e hanno calcolato che, a parità di tuti gli altri fattori di rischio, un rapporto più alto tra proteine vegetali e animali si associa a un rischio inferiore di malattie cardiovascolari e coronaropatie.

La riduzione del rischio è maggiore tra chi consuma più proteine in generale

In particolare rispetto ai partecipanti che consumavano il rapporto più basso di proteine vegetali rispetto a quelle animali (1:4.2), coloro che consumavano il rapporto più alto (~1:1.3) presentavano un rischio inferiore del 19% per le CVD e del 27% per le CHD. La riduzione del rischio era ancora maggiore tra i partecipanti che consumavano più proteine in generale. Coloro che ottenevano il 21% dell’energia giornaliera dalle proteine con un rapporto più alto tra proteine vegetali e animali avevano un rischio inferiore del 28% per le CVD e del 36% per le CHD, rispetto a quelli che consumavano meno proteine (ovvero un consumo pari al 16% dell’energia giornaliera).

Più legumi e noci, meno carne rossa e lavorata

“La maggior parte di noi deve iniziare a spostare la propria dieta verso proteine ​​di origine vegetale”, ha affermato l’autore senior dello studio, Frank Hu, professore di nutrizione ed epidemiologia Fredrick J. Stare alla Harvard Chan School. “Possiamo farlo riducendo la carne, in particolare quella rossa e lavorata, e mangiando più legumi e noci. Un tale schema alimentare è benefico non solo per la salute umana, ma anche per la salute del nostro pianeta”, conclude.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Ricetta cartacea addio: dal 1° gennaio 2025 previste solo quelle elettroniche

Ora, salvo le eccezioni ancora consentite durante questa fase transitoria, saranno 488mila i medici e gli odontoiatri che prescriveranno le ricette in formato elettronico
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Fibromialgia, le Associazioni pazienti in Senato: “Inserimento nei Lea e istituzione di PDTA tra le principali richieste”

AISF ODV E CFU: “Ribadite le richieste di modifica al disegno di legge per soddisfare realmente i bisogni dei pazienti con fibromialgia”
Salute

Obesità, una Commissione Globale propone una revisione della diagnosi: “Ecco quando l’eccesso di peso è patologia”

La Commissione sull’Obesità Clinica raccomanda un nuovo approccio, con più sfumature, nel quale vengono usate in aggiunta al BMI anche delle misure del grasso corporeo – ad e...
di I.F.