Le persone che assumono l’aspirina hanno un terzo di probabilità in meno di sviluppare il tumore al colon-retto. Almeno secondo uno studio condotto dal Mass General Brigham e pubblicato sulla rivista JAMA Oncology
Un’aspirina al giorno può ridurre il rischio di ammalarsi di tumore al colon-retto. Coloro che infatti assumono la pillola antinfiammatoria hanno un terzo di probabilità in meno di sviluppare questa forma grave di cancro rispetto a coloro che non la assumono. Almeno secondo uno studio condotto dal Mass General Brigham e pubblicato sulla rivista JAMA Oncology. I risultati mostrano che il farmaco funziona anche sulle persone con altre malattie, che fumavano, bevono alcol ed obese, tutte condizioni che espongono a un maggior rischio di cancro al colon-retto. I ricercatori ritengono che l’aspirina prevenga questo tumore bloccando la formazione di polipi, che possono diventare cancerosi, e riducendo gli enzimi che prevengono la crescita del tumore.
Secondo gli scienziati, i risultati dello studio potrebbero indurre un numero maggiore di medici a raccomandare l’aspirina per prevenire il cancro del colon-retto, che ha raggiunto livelli epidemici tra i giovani americani. “I nostri risultati dimostrano che l’aspirina può ridurre proporzionalmente il rischio notevolmente elevato di cancro del colon-retto nei soggetti con molteplici fattori di rischio”, conferma Daniel Sikavi, autore principale dello studio e gastroenterologo presso il Mass General Brigham. “Al contrario, coloro che seguivano uno stile di vita più sano presentavano un rischio di base inferiore di cancro del colon-retto e, pertanto, il beneficio derivante dall’aspirina era ancora evidente, anche se meno pronunciato”, aggiunge.
La US Preventive Services Task Force ha raccomandato a tutti gli adulti di età compresa tra 50 e 59 anni, ovvero i più a rischio di cancro del colon-retto, di assumere una bassa dose di aspirina ogni giorno per scongiurare la malattia. Tuttavia, questo farmaco low cost è stato associato a pericolose emorragie interne, il che ha dissuaso molti medici dal raccomandarne un uso regolare. Il cancro al colon-retto è una delle forme di tumore più letali, poiché i suoi sintomi, come il sanguinamento rettale, vengono spesso confusi con problemi più benigni, rendendo la prevenzione una priorità. Si prevede che la malattia ucciderà oltre 50.000 americani quest’anno, rendendola la seconda forma più letale della malattia, dopo il cancro ai polmoni.
In quest’ultimo studio, i ricercatori del Mass General Brigham Hospital di Boston hanno reclutato 100mila adulti, di età media di 49 anni, e hanno chiesto a metà di loro di assumere regolarmente dosi giornaliere o settimanali di aspirina. I soggetti sono stati seguiti per oltre 30 anni e hanno compilato questionari sulle loro abitudini di vita, come dieta, esercizio fisico, consumo di alcol e fumo. Tra i soggetti che assumevano il farmaco, un gruppo prendeva due pillole a dosaggio normale a settimana oppure una pillola a basso dosaggio al giorno. Tra coloro che assumevano regolarmente l’aspirina, l’1,98% ha sviluppato un cancro del colon-retto, rispetto al 2,95% di coloro che non assumevano il farmaco. Secondo il team, dopo aver considerato tutte le variabili, è possibile concludere che le persone che assumono regolarmente aspirina hanno il 33% di rischio in meno di ammalarsi di tumore del colon-retto.
I benefici sono risultati più evidenti nei soggetti che avevano abitudini di vita poco sane: i partecipanti che assumevano aspirina presentavano un rischio inferiore del 38% di sviluppare la malattia rispetto ai partecipanti “poco sani” che non assumevano il farmaco. Tuttavia, coloro che avevano uno stile di vita più sano hanno tratto i minori benefici dall’aspirina, con un rischio ridotto del 7% rispetto a coloro che non assumevano la pillola. Il team ha affermato che questi risultati potrebbero indurre i medici a raccomandare “con maggiore insistenza” l’aspirina ai pazienti che conducono stili di vita non salutari. “L’aspirina previene probabilmente il cancro del colon-retto attraverso molteplici meccanismi”, spiega Andrew Chan, coautore senior dello studio e direttore di epidemiologia presso il Mass General Cancer Center.
I ricercatori ritengono che che l’aspirina riduca la produzione di prostaglandine, proteine infiammatorie che hanno dimostrato di favorire la crescita delle cellule tumorali. È stato dimostrato che i tumori del colon-retto presentano livelli elevati dell’enzima COX-2, che produce proteine infiammatorie chiamate prostaglandine. Queste, oltre a favorire la crescita delle cellule del cancro del colon-retto, promuovono anche l’infiammazione cronica che è un fattore di rischio primario. È stato anche dimostrato che l’aspirina riduce il rischio di adenomi colorettali, un tipo di polipo o crescita anomala che può trasformarsi in tumori del colon cancerosi.
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