Prevenzione 11 Ottobre 2024 10:39

Vitamine A e C, le donne ne assumono sempre meno: ecco quali sono le conseguenze…

Il calo è stato osservato anche tra le donne in gravidanza ed ha importanti implicazioni sia per la salute materna, sia per quella fetale
Vitamine A e C, le donne ne assumono sempre meno: ecco quali sono le conseguenze…

La vitamina A, o retinolo, è di fondamentale importanza per la nostra vista, poiché fa parte dei componenti della rodopsina, la sostanza presente sulla retina che dà all’occhio la sensibilità alla luce. Non meno importante, la vitamina C che partecipa a molte reazioni metaboliche e alla biosintesi di aminoacidi, ormoni e collagene. Eppure, nonostante siano due elementi necessari ad assicurare il benessere complessivo del nostro organismo, gli introiti giornalieri di questi micronutrienti tra le donne si sono molto ridotti nel giro dell’ultimo ventennio. Il calo è stato osservato anche tra le gravide ed ha importanti implicazioni sia per la salute materna, che per quella fetale. A rivelarlo uno studio condotto da Derek Miketinas, della Texas  Woman’s University, a Houston, sull’assunzione di macronutrienti e micronutrienti tra le donne statunitensi di età compresa tra 20 e 44 anni. Lo studio ha coinvolto 1.392 gestanti e 9.737 donne che non erano in stato di gravidanza.

Fabbisogni giornalieri e utilità per l’organismo

La vitamina A è utile anche per lo sviluppo delle ossa e per il loro rafforzamento nel tempo, per la crescita dei denti e si distingue per la sua capacità di fornire una risposta immunitaria al nostro organismo. Recenti scoperte scientifiche hanno dimostrato che la vitamina A ha anche capacità antitumorali. Pure la vitamina C contribuisce a rafforzare il sistema immunitario grazie ai suoi effetti antiossidanti e, come la vitamina A, aiuta l’organismo a prevenire il rischio di tumori, inibendo la sintesi di sostanze cancerogene. È inoltre fondamentale nella neutralizzazione dei radicali liberi, prodotti di scarto delle cellule. Il fabbisogno medio giornaliero di vitamina C è di 75 mg nell’uomo adulto e 60 mg nella donna. Quello di vitamina A è di circa 0,6-0,7 mg. In caso di gravidanza o allattamento il fabbisogno di entrambe le vitamine aumenta. Attraverso questa recente ricerca è stato dimostrato che l’assunzione di vitamina A è diminuita di 10,9 punti percentuali (pp) per le donne in gravidanza e di 19,9 pp per le donne non gravide. Analogamente, l’assunzione di vitamina C è diminuita di 8,9 pp nelle donne in gravidanza e di 11,1 pp nelle donne non gravide nel periodo di studio.

Ferro, calcio, carboidrati, grassi e integratori

L’assunzione di ferro è anch’essa diminuita significativamente per entrambe le categorie. Per le donne in gravidanza, è scesa da 52,8 milligrammi al dì a 29,5 milligrammi, mentre per le donne non gravide da 19,9 a 16,9 milligrammi al dì. Al contrario, l’assunzione di calcio è migliorata. Sul fronte dei macronutrienti, il consumo di carboidrati è diminuito significativamente sia per le gestanti, sia per quelle non gravide dal 1999 al 2018. Le donne in gravidanza hanno visto una riduzione dell’assunzione da 306,9 grammi al giorno a 274,9 grammi al dì, mentre le donne non gravide sono passate da 251,9 a 216,9 grammi giornalieri. Invece, l’assunzione di fibre è aumentata per entrambi i gruppi, con le donne in gravidanza che mostrano un incremento da 16,9 grammi a 18,7 grammi e le donne non gravide da 13,5 grammi a 14,9 grammi. L’assunzione totale di grassi è rimasta stabile, ma la proporzione di calorie giornaliere fornite dai grassi è aumentata nel tempo. Quanto all’uso di integratori, riguarda il 78% delle donne in gravidanza e il 46,4% di quelle non gravide li assumono. “Questi risultati evidenziano la necessità di un monitoraggio continuo e di raccomandazioni dietetiche mirate per affrontare le carenze nutrizionali, in particolare per le donne in età fertile, al fine di supportare la salute per madre e bambino”, concludono gli esperti.

 

 

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