Lavoro e Professioni 18 Novembre 2019 18:58

Audioprotesisti, Sitzia (Anap): «Professionisti abbiano voce nella scelta dei presìdi protesici. Rivedere percorsi universitari»

Al primo Congresso dell’Ordine TSRM e PSTRP di Rimini anche i tecnici audioprotesisti: «Evento un momento fondamentale perché questo ci ha permesso di capire quanto sinergici possiamo essere. Lo eravamo ma senza saperlo» sottolinea il Presidente del comitato tecnico-scientifico Anap

Gli audioprotesisti sono una delle 19 professioni sanitarie confluite nel maxi Ordine TSRM e PSTRP. Come tali, i rappresentanti delle associazioni maggiormente rappresentative erano presenti a Rimini per il primo Congresso nazionale dell’Ordine, un’occasione per accendere i riflettori anche su questa disciplina delicata, riferimento in tema di compensazione dell’ipoacusia mediante ausili per l’udito. Ne abbiamo parlato con Massimo Sitzia, docente di Audioprotesi all’università Tor Vergata di Roma e Presidente del comitato tecnico-scientifico Anap (Associazione nazionale audioprotesisti professionali). Percorso universitario e nuovi Lea sono sotto la lente di ingrandimento della professione. «C’è un LEA che per certi aspetti grida vendetta perché da una parte ha elevato il ruolo e la competenza del professionista sanitario e dall’altro intende mandare a gare i presidi protesici pensando che un semplice acquisto di un dispositivo alla maggior convenienza possa poi risolvere il problema a un utente ipoacusico. La verità è che c’è una lunga riabilitazione uditiva e che la scelta è un elemento fondamentale nello stabilire quale percorso terapeutico riabilitativo dovrà fare quell’utente» sottolinea Sitzia a Sanità Informazione.

Presidente, si è svolto da poco il primo Congresso dell’Ordine TSRM e PSTRP che vede a suo interno anche i tecnici audioprotesisti Quale sono le prospettive future della vostra professione?

«È un momento epocale. Per la prima volta c’è stata l’opportunità di unire grazie alla legge Lorenzin tanti profili sanitari spesso trasparenti, nascosti, ma tutti fortemente impegnati per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Un momento fondamentale perché questo ci ha permesso di capire quanto sinergici possiamo essere. Lo eravamo ma senza saperlo. Senza uno scambio vero di obiettivi, di intenti ma anche di alleanze per produrre effetti terapeutici comuni. Perché l’uomo è un insieme di necessità: è impensabile che un buon fisioterapista possa fare della riabilitazione a un soggetto ipoacusico con tutte le difficoltà che questo comporterebbe per insegnargli l’esercizio e quant’altro. Vedo difficile il lavoro di un logopedista nella riabilitazione della sordità a un bambino senza protesi. Quindi ci sono elementi forti che ci uniscono. La Legge Lorenzin per la prima volta ci ha permesso di sederci tutti a un tavolo e di lavorare tutti insieme. È un momento epocale».

Quanti siete e come vi state preparando per l’elezione delle Commissioni d’Albo?

«In questo momento stiamo ancora ragionando sui nostri rappresentanti nelle Commissioni d’Albo. Purtroppo tutto quello che non è accaduto in 12 anni è accaduto tutto insieme. Ci stiamo preparando, stiamo lavorando. Abbiamo fatto una riunione dell’associazione maggiormente rappresentativa ANAP nella quale abbiamo parlato su come organizzarci rispetto alle Commissioni d’Albo. I decreti attuativi hanno un mese ma le elezioni sono dietro l’angolo. Stiamo intervistando i colleghi che daranno la disponibilità per organizzare questa cosa».

LEGGI ANCHE: #UNGIORNOCON | AUDIOPROTESISTA. SITZIA (ANAP): «L’IPOACUSIA PROVOCA ISOLAMENTO. AUMENTARE LA CAPACITÀ UDITIVA MIGLIORA LA QUALITÀ DELLA VITA»

Alla politica cosa chiedete voi audioprotesisti?

«Abbiamo un po’ di cose importanti da chiedere. C’è un LEA che per certi aspetti grida vendetta perché da una parte ha elevato il ruolo e la competenza del professionista sanitario e dall’altro intende mandare a gare i presidi protesici pensando che un semplice acquisto di un dispositivo alla maggior convenienza possa poi risolvere il problema a un utente ipoacusico. La verità è che c’è una lunga riabilitazione uditiva e che la scelta è un elemento fondamentale nello stabilire quale percorso terapeutico riabilitativo dovrà fare quell’utente. Dire che qualcheduno scelga per noi il presidio e stabilire quella che è l’attività di riabilitazione dello stesso non è dare un buon servizio alla cittadinanza. Poi c’è anche qualche altra cosa che vorremmo chiedere nel rivedere attentamente quelli che sono i percorsi universitari. Un po’ di cose gliele chiederemo senz’altro alla politica ma sempre con spirito collaborativo anche perchè la nostra è una professione su cui c’è una grossa ricettività sul mercato. I dati di Almalaurea raccontano che percentuali altissime di giovani laureati vengono impiegati nel settore quindi ovviamente c’è da tanto fare».

Articoli correlati
#UnGiornoCon | Audioprotesista. Sitzia (Anap): «L’ipoacusia provoca isolamento. Aumentare la capacità uditiva migliora la qualità della vita»
La storia di Sara: «Affetta da un’ipoacusia bilaterale è stata trattata attraverso l’applicazione di un dispositivo protesico su ciascuno orecchio. A distanza di sei mesi ha raggiunto una soglia uditiva assimilabile alla normalità»
di Isabella Faggiano
Audioprotesi, il mercato italiano è tra i più virtuosi d’Europa: soddisfatti 8 pazienti su 10
Mauro Menzietti (Ana): «Due gli ingredienti del successo: professionisti laureati e contributo del SSN per l’acquisto degli apparecchi. La nostra filiera è completamente sanitaria»
di Isabella Faggiano
Laurea in audioprotesi? Disoccupazione zero. Gruppioni (Anap): «Nuovo Ordine delle professioni sanitarie è grande aiuto per contrasto ad abusivi»
In Italia, 4mila audioprotesisti per 8 milioni di persone con problemi di udito. «I giovani audioprotesisti - ha spiegato Gruppioni - trovano una prima occupazione entro un anno dal conseguimento del titolo. I professionisti laureati vengono tutti assunti perché la domanda e gli investimenti delle aziende audioprotesiche sono considerevoli»
di Isabella Faggiano
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...