«La raccomandazione diffusa dall’OMS con cui si invita a rimandare le visite odontoiatriche non urgenti è di giusta applicazione nei Paesi in cui non è possibile garantire adeguate misure di prevenzione e di contenimento e non riflette l’attuale realtà degli studi dentistici italiani»
Le Commissioni d’Albo degli igienisti dentali degli Ordini dei TSRM e PSTRP di tutta Italia, le associazioni tecnico scientifiche AIDI e UNID e il sindacato di categoria AIDIPRO precisano che la raccomandazione diffusa il 12 agosto dall’OMS, con cui si invita a rimandare le visite odontoiatriche non urgenti per ridurre il rischio di contagio da coronavirus è riferita solo ai Paesi in cui il numero dei contagi è fuori controllo, come riportato nel comunicato della FDI World Dental Federation.
«Tale documento – si legge in una nota -, di giusta applicazione nei Paesi in cui non è possibile garantire adeguate misure di prevenzione e di contenimento, non riflette l’attuale realtà degli studi dentistici italiani e dei professionisti sanitari che vi lavorano e contribuisce a generare confusione e smarrimento tra i cittadini».
«Da sempre gli igienisti dentali – precisa il comunicato – lavorano all’interno degli Studi Odontoiatrici con massima attenzione e rispetto scrupoloso di tutte le misure di prevenzione necessarie per il controllo delle infezioni crociate al fine di evitare il contagio da malattie infettive anche gravi come HCV, HBV, HIV, TBC».
«Dalla ripresa delle attività, la categoria degli igienisti dentali ha recepito ed applicato quanto previsto dal documento “Indicazioni operative per l’attività odontoiatrica durante la fase 2 della pandemia Covid-19” sottoscritto dal ministero della Salute per la prevenzione del rischio biologico da coronavirus in fase 2 in ambito odontoiatrico. Tali misure si sono dimostrate efficaci e sicure».
«Vogliamo quindi rassicurare la popolazione ed invitarla a non rimandare i controlli necessari per la prevenzione delle patologie del cavo orale e per il mantenimento di una buona salute sia orale che sistemica. Le malattie parodontali, in particolare, oltre ad essere la principale causa della perdita degli elementi dentali negli adulti, rappresentano un importante fattore di rischio per lo sviluppo e/o aggravamento di malattie cardiovascolari, diabete, patologie polmonari, complicanze nella gravidanza e altre patologie sistemiche», concludono gli igienisti dentali.
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