Abbinante (AIDI): «L’igiene orale professionale nelle persone diversamente abili non è diversa da quella delle persone normodotate. Quello che cambia sono gli approcci e le tecniche di comunicazione e desensibilizzazione che si usano con la consapevolezza che ogni paziente ha una storia a sé»
Spostare l’attenzione dalla malattia alla salute dell’individuo. È questo l’obiettivo dello Spring Meeting dell’Associazione Igienisti Dentali Italiana (AIDI), “Approccio integrato e multidisciplinare alla disabilità attraverso la salute orale: un concetto in evoluzione”, che si svolgerà a Roma il 13 e 14 maggio 2022.
«Un individuo non può essere definito limitatamente alla sua malattia o disabilità – spiega Antonella Abbinante, presidente AIDI -, ma è da considerare nella sua globalità e deve disporre di tutto il supporto possibile affinché possa migliorare la qualità della propria vita e della propria salute, compresa quella orale».
Il Teatro Patologico, l’associazione “Modelli si nasce” e la Lega del Filo D’oro saranno gli ospiti d’onore del Congresso. «Grazie al Teatro Patologico di Dario D’Ambrosi moltissimi ragazzi disabili hanno trovato il coraggio di scoprirsi, esibirsi e recitare – racconta la presidente AIDI -. Con l’associazione “Modelli si nasce” i giovani affetti da autismo hanno imparato a mettersi in posa per un servizio fotografico e sorridere, atto difficile da compiere per chi soffre di disturbi dello spettro autistico. E come riuscire a ridere se non attraverso un sorriso sano?», chiede l’igienista dentale». Un altro punto di forza dell’evento sarà rappresentato dalla sinergia con la Lega del Filo d’Oro e la Società italiana di Odontostomatologia per l’Handicap (SIOH) per l’inclusione sociale delle persone con sordo-cecità, pluriminorazione psicosensoriale e altre disabilità.
«L’igiene orale professionale nelle persone diversamente abili non è diversa da quella delle persone normodotate. Quello che cambia sono gli approcci e le tecniche di comunicazione e desensibilizzazione che si usano con la consapevolezza che ogni paziente ha una storia a sé. Adoperando protocolli speciali e personalizzati è possibile raggiungere un livello di igiene ottimale ed evitare o limitare future cure demolitive – spiega Abbinante -. Per fare questo, però, oltre alla seduta di igiene orale professionale è fondamentale avvalersi della preziosa collaborazione di genitori ed educatori che devono essere a loro volta istruiti e motivati alle manovre di igiene orale domiciliare». Per motivare i pazienti sordi gli igienisti dentali saranno affiancati da esperti della lingua dei segni italiana. Inoltre, per migliorare l’apprendimento e la consapevolezza del mantenimento della salute orale verranno presentati video tutorial sull’igiene orale e il progetto educativo LIS-DENTI disponibile su You-Tube.
Siamo abituati ad associare l’igiene orale al consumo di cibo: ci laviamo i denti dopo la colazione, il pranzo o la cena. Eppure si tratta di un mito da sfatare: «Tutti devono curare l’igiene orale – assicura la specialista -, anche chi, a causa di una patologia o disabilità, non può nutrirsi per bocca e si alimenta esclusivamente per via enterale o parenterale. Anzi, è proprio in questi pazienti, nel cui cavo orale stagnano molti muchi e microbi, che una corretta igiene diventa un vero e proprio salvavita: curando la salute orale il rischio di mortalità si riduce del 5% . I batteri presenti nel cavo orale, infatti, possono causare la polmonite ab-ingestis (aspiration pneumonia o polmonite da inalazione) che , talvolta – conclude Abbinante – può essere letale».
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