Lavoro e Professioni 21 Aprile 2020 12:18

Logopedisti e Covid-19, Rossetto (Fli): «Aiutiamo i pazienti a riacquisire alcune capacità perdute, come alimentarsi per via orale»

La presidente della Federazione Logopedisti Italiani: «Grazie alla telelogopedia durante il lockdown siamo riusciti a non interrompere le terapie in corso, garantendo una continuità assistenziale a tutti i nostri pazienti. La telelogopedia diventerà un alleato futuro della nostra professione»

di Isabella Faggiano

«C’è chi dovrà ricominciare a mangiare partendo dallo svezzamento, quasi come se fosse un bambino. Chi, invece, avrà bisogno di riacquistare l’orientamento, il senso del gusto o quello dell’olfatto». È Tiziana Rossetto, presidente della Federazione Logopedisti Italiani (FLI) a descrivere alcune delle conseguenze con cui potrebbero dover fare i conti le persone affette da Coronavirus che hanno trascorso molto tempo in terapia intensiva. «Per garantire la ripresa di questi pazienti – continua Rossetto – in molti complessi ospedalieri sono già state formate delle equipe specializzate multidisciplinari da destinare alle unità di terapia sub-intesiva per pazienti Covid-19».

Ed in questo team c’è anche il logopedista: «Ci sono pazienti che a causa del Coronavirus hanno trascorso più di 60 giorni in terapia intensiva – sottolinea la presidente FLI -,  altri che hanno subito una tracheotomia. Casi particolari che richiederanno l’assistenza del logopedista per riacquisire alcune delle capacità perdute, prima fra tutte quella di alimentarsi per via orale».

E mentre alcuni professionisti si preparano ad affrontare questa nuova fase dell’emergenza scatenata dal Coronavirus, altri, sin dal primo giorno, sono impegnati in prima linea. «Non sono pochi i logopedisti che lavorano “sul fronte”, negli ospedali Covid-19 – aggiunge Rossetto -. Ed è proprio per questi professioni che, in tempi record, abbiamo redatto le linee guida per la gestione del Coronavirus. Siamo stati i primi in Europea a stilare un documento ad hoc per i logopedisti, tanto che altri Paesi ne hanno tratto ispirazione, Stati Uniti compresi».

LEGGI ANCHE: LOGOPEDISTI, ROSSETTO (FLI): «OLTRE 11MILA GLI ISCRITTI ALL’ALBO MA RISPETTO ALLA FRANCIA SIAMO TRE VOLTE MENO. ORA POTENZIARE PERCORSO FORMATIVO»

Linee guida che hanno permesso anche ai logopedisti impegnati al di fuori delle strutture ospedaliere di continuare il proprio lavoro in piena sicurezza: «Nel giro di pochissimi giorni dall’inizio del lockdown è stato attivato lo smartworking anche per la nostra categoria professionale – racconta la presidente FLI -. Grazie alla telelogopedia siamo riusciti a non interrompere le terapie in corso, garantendo una continuità assistenziale a tutti coloro che già seguivano un percorso terapeutico».

Ma non è tutto: l’applicazione di modelli di telemedicina al mondo della riabilitazione logopedia, se da un lato ha permesso di gestire una situazione di emergenza, dall’altro ha aperto nuovi interessanti scenari. «Attraverso la telelogopedia – spiega la presidente Fli – il professionista entra a casa del suo assistito. In molti casi riesce addirittura ad instaurare un contatto con entrambi i genitori di un bambino che allo studio, invece, era sempre accompagnato solo da uno dei due. Possiamo avere un rapporto più intimo e, nel caso dei più piccoli che sono nativi digitali, riusciamo anche ad aumentare il livello di attenzione».

La telelogopedia, pur essendo una metodologia innovativa già utilizzata da alcuni logopedisti, potrebbe diventare sempre più diffusa se non addirittura un metodo alternativo di concepire la professione, anche quando l’emergenza Coronavirus sarà superata. «Non sostituirà di certo il contatto diretto ma – conclude Rossetto – diventerà, senza dubbio, un alleato futuro del nostro lavoro».

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Scuola: logopedisti, in vacanza passatempi in famiglia per prepararsi alla Primaria
Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla “scuola dei grandi” può essere favorito dalla preparazione alle abilità di letto-scrittura, a vantaggio di un migliore rendimento scolastico o dell’intercettazione di piccoli con difficoltà di apprendimento. La Federazione dei Logopedisti (www.fli.it) sensibilizza alla problematica, invitando questa estate mamma, papà e bimbi a fare tanti giochi in famiglia
Un italiano su tre è analfabeta funzionale. L’allarme dei logopedisti
Rossetto (FLI): «Necessario un intervento logopedico preventivo tra le persone che vivono in una condizione di svantaggio socio-economico: la maggior parte dei minori che commettono reato sono analfabeti funzionali»
Presentato il primo Libro Bianco della Logopedia: «In pandemia +30% di richieste, ma mancano 10 mila professionisti»
Rossetto (FLI): «I logopedisti hanno risposto all’emergenza con la pubblicazione di linee guida e l’implemento della tele-riabilitazione. La nostra professione è ai primi posti nella scelta delle giovani matricole tra le 22 professioni sanitarie. Ma i neolaureati non bastano a colmare il divario con gli altri Paesi»
di Isabella Faggiano
La Federazione Logopedisti Italiani compie 32 anni e diventa Associazione Tecnico Scientifica
Rossetto (FLI): «La nostra priorità è dialogare con le Istituzioni per adeguare il numero di logopedisti impiegati nel SSN ai bisogni di salute dei cittadini»
di Isabella Faggiano
Per la logopedia ogni età è quella giusta
Rossetto (CNDA): «Grazie alle numerose evidenze scientifiche raccolte in materia, i nostri interventi sono sempre più mirati ed efficaci: promuoviamo la suzione non nutritiva tra i neonati, trattiamo i disturbi del linguaggio dell’età evolutiva e della terza età. In prima linea anche nel trattamento degli effetti del Long Covid»
di Isabella Faggiano
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"