Dalla pandemia gli insegnamenti per un anno migliore, la presidente Aiorao: «L’emergenza ci ha mostrato il significato dell’aggregazione con le altre professioni, il ritrovarsi tutti sotto uno stesso ordine, pur mantenendo ognuno le proprie specificità professionali»
«Vaccinarci contro il Covid-19 è una presa di responsabilità di cui ogni operatore sanitario deve farsi carico, nel rispetto dei propri pazienti ed anche dei propri familiari, soprattutto i più anziani». Ne è convita Daniela Fiore, presidente nazionale Aiorao, l’Associazione Italiana Ortottisti Assistenti di Oftalmologia, che ha cominciato il nuovo anno proprio sottoponendosi alla prima dose della vaccinazione.
Intanto, gli ortottisti si stanno già preparando ad affrontare il 2021: è la formazione uno dei principali obiettivi che l’Aiorao intende perseguire per i prossimi dodici mesi. «In qualità di associazione tecnico-scientifica – dice la presidente Fiore – abbiamo il compito di contribuire alla stesura delle linee guida. Come per gli anni precedenti, anche nel 2021 la nostra mission sarà rivolta prevalentemente alla formazione, ovviamente nei limiti e nelle modalità che questa pandemia ci permetterà. Prima di proporre una nuova offerta formativa procederemo ad una mappatura del territorio che ci permetta di capire quali sono i problemi più sentiti dai nostri colleghi di tutta Italia».
Ma se da un lato l’emergenza Covid ha imposto il mantenimento delle distanze anche tra gli stessi professionisti, dall’altro ha rappresentato un’importante esperienza da cui trarre degli insegnamenti. «La pandemia ci ha mostrato il significato dell’aggregazione con le altre professioni, il ritrovarsi tutti sotto uno stesso ordine, pur mantenendo ognuno le proprie specificità professionali – puntualizza l’ortottista -. Nel rapporto con i nostri pazienti, invece, ci ha indicato modalità alternative, ma pur sempre efficaci, di contatto, dalle videochiamate agli incontri virtuali che ci hanno consentito di verificare l’andamento dei trattamenti in corso».
La pandemia ha messo a dura prova l’intero Sistema Sanitario, facendo emergere nuove criticità o amplificando quelle già esistenti. «L’emergenza da Covid-19 ha evidenziato le carenze del sistema di assistenza territoriale che, spesso – aggiunge Fiore – non riesce a soddisfare i reali bisogni di salute dei cittadini. Uno degli obiettivi che intendiamo perseguire, infatti, è proprio il rafforzamento di questa rete, puntando alla diffusione dell’ortottista sul territorio, insieme agli altri terapisti della riabilitazione. Prevedere la presenza di un ortottista nello studio dei medici di medicina generale o accanto ai pediatri di libera scelta permetterebbe una valutazione precoce e mirata di tante patologie che sono di nostra competenza, snellendo le liste di attesa delle visite ambulatoriali e limitando gli accessi negli ospedali».
Intanto, sulla scia della presidente Fiore, anche gli altri professionisti si sottoporranno alla vaccinazione anti-Covid. «È fondamentale che tutti i sanitari seguano il piano vaccinale. Un atto di prevenzione così importante che si auspica possa essere esteso anche ai professionisti sanitari impegnati in ambito privato e libero-professionale, spesso più a rischio dei colleghi impiegati nel pubblico e nel privato accreditato, categorie alle quali – conclude l’ortottista – è attualmente riservata questa prima tranche di somministrazione del vaccino».
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