La presidente AITeRP: «Il prossimo obiettivo è la definizione del Core Curriculum Universitario, uno strumento necessario per garantire un’uniformità di preparazione in tutti gli atenei italiani, dal nord al sud della Penisola»
La salute mentale è il tronco. La Riabilitazione, la prevenzione ed educazione alla salute, la gestione e l’organizzazione, la formazione e la ricerca, i cinque rami. Da qui ne prendono vita altri, più piccoli, ma ugualmente fondamentali per la definizione del Core Compentence dei Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica, descritto utilizzando la metafora di un rigoglioso albero.
«Una linea guida per i professionisti, sia per l’acquisizione di un’identità culturale che per la ridefinizione dei programmi di studio universitari, ma anche una garanzia del rispetto e della tutela del diritto alla salute dei cittadini», spiega Roberta Famulari, presidente dell’AITeRP, l’Associazione Italiana Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica e coautrice del testo dedicato alla professione sanitaria (con Lucia Fierro, Debora Parigi, Elga Rovito, Donatella Ussorio).
«Il Core Competence – aggiunge Famulari – viene dettagliatamente esposto nel quarto capitolo di un volume che, partendo dall’excursus storico che ha condotto all’attuale quadro organizzativo del dipartimento di Salute Mentale all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, approfondisce la figura del Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica, a partire dalla sua nascita fino ai giorni nostri. Una parte importante è, poi, dedicata agli aspetti etici della professione».
La stesura del Core Competence, frutto di un lavoro lungo 4 anni, si inserisce in un momento di grandi mutamenti legislativi, e non solo, che hanno coinvolto molte delle professioni sanitarie. «Dopo la legge di riforma ordinistica, la definizione delle competenze specifiche del tecnico della riabilitazione psichiatrica non era più procrastinabile – sottolinea la presidente AITeRP -. Finora, solo il decreto ministeriale 182 del 2001 definiva la nostra identità professionale, senza tuttavia chiarirne le competenze specifiche».
Per individuare capillarmente le competenze del TeRP, è stato costruito e validato uno strumento di auto somministrazione, secondo i modelli Dreyfus e Guilbert. Le competenze comprendono conoscenze, abilità e comportamenti che caratterizzano l’agire professionale, coerentemente ai bisogni di salute individuati dalle fonti di riferimento. La definizione del Core Competence parte, così, dall’individuazione di cinque specifiche macroaree funzionali. «La prima – spiega la presidente Famulari – è la riabilitazione, che comprende tutte quelle attività e quelle competenze utili alla diagnosi funzionale e agli interventi/trattamenti riabilitativi. Seguono, prevenzione ed educazione alla salute, che si riferiscono ad azioni da mettere in atto in relazione ai problemi di salute mentale riscontrati in un determinato contesto sociale, ad esempio individuando ed agendo preventivamente su popolazioni a rischio. Tra le competenze del tecnico della riabilitazione psichiatrica ci sono pure la gestione e l’organizzazione dell’agire professionale, la formazione, sia universitaria che di aggiornamento, e la ricerca».
Per la stesura del volume AITeRP si è avvalsa della collaborazione di due docenti dell’università degli studi di Genova, esperte nel settore della certificazione delle competenze e con le quali è stato avviato un progetto di ricerca – proff. L. Sasso e A.Bagnasco -, per garantire una maggiore obiettività dei risultati. «Il Core Competence rappresenta un importante traguardo che delinea l’identità professionale di un professionista sempre più impegnato e impiegato nella rete dei servizi sanitari – commenta Famulari -. Ora non resterà che diffonderlo attraverso numerosi eventi formativi, in programma su tutto il territorio nazionale. Soprattutto, ci impegneremo nel proseguire questo percorso di definizione professionale. Il prossimo obiettivo, a cui lavoreremo subito dopo l’estate, è la stesura del Core Curriculum Universitario, uno strumento – conclude – necessario a garantire un’uniformità di preparazione in tutti gli atenei italiani, dal nord al sud della Penisola».