«Il nostro dovere è liberarci dal morbillo entro il 2020. Che cosa stiamo facendo, tutti insieme, Parlamenti e governi di tutti gli Stati membri per raggiungere quell’obiettivo?» così il commissario europeo alla Salute in conferenza stampa a Bruxelles
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La «discussione sull’obbligatorietà o la volontarietà delle vaccinazioni per i bambini è artificiosa. Non sta ai politici decidere qual è il metodo migliore, sta agli epidemiologi». Lo afferma il commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis, rispondendo, in conferenza stampa a Bruxelles, ad una domanda in merito alla posizione del governo italiano in materia di vaccinazioni.
«Ho parlato con il nuovo governo italiano, con il nuovo ministro – ha continuato il commissario europeo – e abbiamo discusso di tutte le possibilità per raggiungere il tasso maggiore possibile di bambini vaccinati. È assolutamente inutile discutere sull’obbligatorietà o sulla volontarietà dei vaccini. È chiarissimo – ha proseguito – se c’è un problema di epidemia, usate gli strumenti che sono più efficaci». Se si possono utilizzare strumenti caratterizzati dalla «volontarietà, come nei Paesi Bassi, che garantiscono il 97%-99% di copertura, allora facciamolo. Ma se non si possono utilizzare, allora usiamo l’obbligatorietà».
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«Obbligatorietà e volontarietà delle vaccinazioni non sono – precisa Andriukaitis – alternative l’una all’altra. Non sta ai politici decidere se deve essere volontaria o obbligatoria: sta agli epidemiologi, ai medici, agli scienziati, agli immunologi, dare consigli e vedere che cosa è meglio fare per aumentare le coperture».
«Io, come cardiochirurgo, mi vaccino perché è obbligatorio e devo proteggere i miei pazienti – ha precisato -. E i dentisti idem. Il problema principale è che siamo responsabili per la protezione delle vite dei bambini, della salute dei bambini e di garantire il massimo accesso possibile alle cure. È una vergogna se abbiamo morti di bambini dovute al morbillo: l’Europa non è libera dal morbillo: il nostro dovere è di essere liberi dal morbillo entro il 2020. Che cosa stiamo facendo, tutti insieme, Parlamenti e governi di tutti gli Stati membri per raggiungere quell’obiettivo?» ha concluso Andriukaitis.