L’allarme della Fimmg in Campania, Lazio e Liguria: con l’aumento dei tamponi ritardi e difficoltà nella certificazione si aggraveranno
A fronte di un aumento enorme dei tamponi effettuati in Campania, circa 7.000 al giorno (con un trend che presto porterà ai 12.000 al giorno) il sistema di comunicazione messo in campo dalle U.O.P.C. delle ASL e le piattaforme regionali non permettono di avere risposte in tempi utili.
«Allo stato attuale noi medici di famiglia – denuncia Vincenzo Schiavo, segretario vicario della FIMMG Campania – non siamo messi in condizione di offrire una risposta adeguata alle giuste richieste dei cittadini sottoposti a controllo».
Per il segretario il problema non è solo di ordine sanitario, ma anche economico e sociale. «Così facendo – precisa Schiavo – rischiamo di mettere in crisi centinaia di nuclei familiari e mandiamo inutilmente in fumo centinaia e centinaia di ore di lavoro. I cittadini restano infatti ostaggio di un sistema informativo del tutto inadeguato, in isolamento anche dopo un risultato negativo del tampone solo perché nei nostri sistemi non appare in tempo un referto. Ecco perché i medici di medicina generale della FIMMG richiedono ad horas la possibilità di accedere ai risultati dei tamponi effettuati, unico modo per evitare che il varo enorme messo in campo sia vanificato, e addirittura diventi controproducente».
Una problematica che, al crescere del numero dei tamponi effettuati, inizia a coinvolgere anche altre Regioni. Per il segretario della FIMMG romana, Pierluigi Bartoletti, «la situazione nel Lazio è sotto controllo da questo punto di vista, ma è inevitabile che più tamponi si fanno, più i casi aumentano, maggiore sarà il tempo necessario per effettuare gli adempimenti burocratici per comunicare i risultati. Credo che questo dato – prosegue – andrà di pari passo con l’evoluzione epidemiologica del virus, ma per evitare l’intasamento del sistema si dovrebbe programmare l’offerta in maniera diversa. Ad oggi i tempi di attesa per i risultati di un tampone sono anche di cinque – sei giorni, quando la risposta dovrebbe essere invece disponibile nel giro di 48 ore».
La FIMMG Liguria, invece, rileva una criticità non in ordine alle tempistiche ma alla certificazione dei risultati. «Il nostro sistema regionale prevede che una volta effettuato il tampone, nel giro di due – tre giorni i risultati compaiano online sull’apposito portale – spiega Angelo Stimamiglio, Segretario dei medici di famiglia liguri. – Il problema, che ho già provveduto a sollevare presso l’Ordine, è che questo risultato non è certificato e non porta la firma digitale. Abbiamo quindi concordato – continua – che il risultato continuerà a comparire sul portale, ma le istituzioni sanitarie regionali deputate all’effettuazione dei tamponi dovranno fornire un certificato stampabile e firmato al paziente che ha effettuato il tampone, dietro presentazione del quale noi potremo assistere il paziente. La semplice comunicazione online, su migliaia di casi, potrebbe contenere errori di digitazione. Le scuole hanno appena riaperto – conclude Stimamiglio -tanto per fare un esempio attuale: si immagina la responsabilità di mandare a scuola un bambino che risulta negativo ma che in realtà è positivo?».
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