I dati raccolti in un questionario sono stati valutati da un Advisor Board che ha assegnato tre bollini a 78 strutture, 2 bollini a 94 e 1 bollino a 5. Tra gli elementi qualificanti capacità di umanizzazione dei servizi, gestione delle malattie croniche e salute psicologica
Una gestione personalizzata, efficace e sicura, in grado di preservare la salute psico fisica degli anziani, anche durante la pandemia. Sono questi gli elementi distintivi delle 177 RSA che nell’anno del Covid si sono aggiudicati il bollino Rosa Argento dalla Fondazione Onda. Nato nel 2016, il riconoscimento biennale, giunto alla terza edizione, vuole essere uno strumento utile alle famiglie per un percorso consapevole di scelta della struttura dove ricoverare il proprio famigliare.
«Come osservatorio della donna e di genere – ha affermato la presidente di Fondazione Onda, Francesca Merzagora durante la manifestazione di premiazione che si è tenuta ieri mattina– abbiamo notato che sono donne il 75% degli ospiti e l’80% degli operatori delle RSA, un dato che ci ha portato ad occuparci del tema. Nel 2016 abbiamo perciò istituito un riconoscimento per le strutture che evidenziavano alcuni criteri che tenevano conto non solo dell’assistenza clinica e dei servizi generali offerti, ma anche del lato umano, per garantire agli ospiti una buona qualità di vita e una permanenza dignitosa».
«Nell’anno del Covid, poi, – ha evidenziato Merzagora – a seguito della pandemia abbiamo osservato che si è avuto un incremento di casi di depressione e di problematiche psichiche legate alla solitudine e all’angoscia». «Una paura che è cresciuta nella seconda fase della pandemia, a ottobre e novembre – ha aggiunto Luigi Bergamaschini, professore associato di medicina interna all’Università Statale di Milano – quando si è innescato il senso dell’abbandono. Un timore che può essere contrastato, garantendo una socialità agli anziani». Nella valutazione effettuata per l’assegnazione dei bollini 2020 è stata pertanto considerato, come elemento distintivo, la riorganizzazione delle strutture per consentire una degenza sicura, volta a minimizzare il rischio di contagio, garantendo cure mediche adeguate e il contatto, per quanto possibile, nell’ambito della sicurezza con i famigliari, anche attraverso strumenti tecnologici.
I dati raccolti attraverso un questionario sono stati analizzati e validati da un comitato consultivo che, per la prima volta, nell’anno della pandemia ha potuto contare sulla professionalità di nuove figure come assistenti sociali, infermieri e specialisti di settore. Tutto ciò ha determinato l’assegnazione del massimo risultato, ovvero 3 bollini, a 78 strutture, 2 bollini a 94 e un solo bollino a 5 istituti. «la nostra è una missione umanitaria – ha esordito Giorgio Fiorentini, Presidente Advisor Board Bollini RosaArgento – perché, attraverso l’analisi delle 87 risposte date, è stata valutata l’offerta dei servizi delle RSA volti a migliorare la qualità della vita degli ospiti da un punto di vista sanitario, ma anche psicologico. Chi ottiene il bollino RosaArgento deve dimostrare di saper guardare avanti oltre la pandemia, ma saper tutelare gli ospiti nelle loro malattie croniche, nella salute psicologica e nell’esigenza di umanizzazione dei servizi».
Il concetto di missione umanitaria contro la sindemia del Covid è stato condiviso anche da Claudio Mencacci, direttore dipartimento neuro scienze e salute mentale del Fatebenefratelli Sacco di Milano che l’ha spiegato nel suo intervento «Uno studio su un campione di 22 mila persone ha evidenziato che la solitudine causa depressione in una persona su cinque tra gli over 50 e nel 53% dei casi è responsabile della sindemia, ovvero dell’insieme di più patologie di cui un soggetto anziano è vittima. Per frenarne l’azione, quindi, occorre un continuo stimolo e una rete sociale in grado di contrastare il decadimento cognitivo. Occorre perciò fare strategie che tengano conto della prevenzione, dell’ambiente, dell’attività fisica e della gestione dello stress». Un programma lungimirante che era la base del pensiero del Professor Carlo Vergani, punto di riferimento nella clinica e nella ricerca geriatrica, grande promotore dei bollini RosaArgento, sconfitto lo scorso anno proprio dal Covid. A lui è stata dedicata l’edizione 2021 dei bollini RosaArgento.
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