Marazzi (Consorzio Dafne): «La digitalizzazione permette di liberare informazioni rendendo fruibili a tutti con dovute protezioni e riservatezza»
In occasione della seconda edizione di Digital for Health, organizzato dal consorzio Dafne, l’auditorium testori di Regione Lombardia si è trasformato in un palcoscenico di progettualità e in una finestra sul futuro che vede una filiera della salute sempre più digitale.
«La digitalizzazione è l’elemento che permette di liberare le informazioni, mettendole a disposizione, fruibili nel modo corretto con i giusti privilegi, ma con le dovute protezioni e riservatezza – ha dichiarato Daniele Marazzi, consigliere delegato del Consorzio Dafne -. In questo modo tutti gli attori della filiera possono farne tesoro per migliorare e ampliare l’efficacia del sistema».
«In particolare – continua –, abbiamo visto il compimento di un primo percorso sul tema dell’open Innovation in cui crediamo fermamente e che ha portato sul palcoscenico tre startup identificate con il Politecnico, decretando vincitrice Biomimx che ha proposto una soluzione che permette di aumentare l’efficacia con cui il processo di selezione e di definizione dei farmaci arriva al consumatore finale».
Oltre alla vittoriosa Biomimx, pioniera nella generazione di modelli predittivi di organi e patologie umane in grado di tastare nuovi farmaci, hanno ottenuto un riconoscimento Artiness, programma studiato per migliorare la pianificazione procedurale negli interventi di tipo percutaneo e Merylo, dispositivo innovativo capace di trasportare il farmaco attraverso i globuli rossi del paziente.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO