Nella storica cornice della casa generalizia delle Ancelle di San Giuseppe è stata inaugurata il centro privato accreditato realizzato con tecnologie avanzate e robotica
A Varese, nella storica cornice della casa di San Giuseppe lavoratore, immobile di pregio del 1700, è stata inaugurata lo scorso 18 settembre una nuova clinica privata altamente tecnologica convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale. È l’ultimo gioiello della famiglia Isber che dal 1983 rappresenta l’eccellenza della sanità locale.
«Qui facciamo diverse visite specialistiche ed esami. Abbiamo un ambulatorio chirurgico, due sale chirurgiche e 150 specialisti che lavorano in questa struttura che è unica in provincia di Varese – spiega Malek Isber, amministratore del gruppo –. Il nostro intento è mettere a disposizione dei cittadini un servizio altamente tecnologico e a basso impatto ambientale, aiutando nel post-Covid anche le strutture pubbliche».
All’inaugurazione del centro, che occupa 15300 metri cubi con affreschi e parti architettoniche soggette al vincolo della soprintendenza, sono state presentate due sale operatorie futuristiche e un ambulatorio per interventi minori in ambiente a contaminazione controllata, oltre ad un poliambulatorio con una palestra per la riabilitazione e 14 posti letto con standard alberghiero di alto livello.
Molto soddisfatto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana «É una bellissima notizia per la città di Varese che si riappropria di uno spazio molto importante da un punto di vista medico con una grande tecnologia. La nostra sanità va nella direzione dell’innovazione, della tecnologia, della telemedicina, di tutto quello che serve per rendere delle prestazioni sempre più efficienti e meno impattanti sulla qualità di vita dei malati».
Il progetto, oltre alla ristrutturazione dell’edificio che in passato ha ospitato anche il collegio Torquato Tasso, prevede la riqualificazione dell’intera area con nuovi parcheggi, auto elettriche e collaborazione con gli ospedali cittadini. Per il sindaco Davide Galimberti si tratta di una risposta concreta alle esigenze del territorio. «Dopo la pandemia bisogna rafforzare i presidi territoriali e una struttura come questa permette di arricchire l’offerta sanitaria anche nell’attività di prevenzione».
Presente all’inaugurazione anche il varesino Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità di Regione Lombardia, che ha ribadito la necessità di avvicinare pubblico e privato per migliorare la sanità territoriale. «Non posso che essere orgoglioso perché questa clinica è un esempio di collaborazione tra pubblico e privato che funziona. Come confermano anche i dati di Fondazione Futura secondo cui nell’80 per cento degli indicatori la Lombardia è sopra la media nazionale, la sanità lombarda conferma di essere una grande eccellenza».
«La Lombardia è fatta di persone che guardano sempre avanti e che affrontano e superano i problemi. Ora siamo la regione che ha inoculato in assoluto il maggior numero di dosi, abbiamo superato l’81 per cento. Grazie alle nuove prenotazioni entro poco raggiungeremo l’87 o l’88 per cento per cui la situazione è ritornata sotto controllo, ma soprattutto i numeri stanno dimostrando come la vaccinazione sia l’unica arma per sconfiggere il virus», conclude Fontana.
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