Salute 10 Luglio 2017 16:46

Chi abita in periferia vive 4 anni di meno. Vella (Presidente AIFA): «Accesso alle cure, junk food e sport i problemi principali»

Numerosi studi epidemiologici dimostrano che chi ha un tenore di vita più alto ha un diverso accesso alle cure e una differente predisposizione alla prevenzione: «A Torino 4 anni di differenza nell’aspettativa di vita tra zone più ricche e meno abbienti»

«Chi abita in periferia vive di meno e peggio di chi risiede in centro». Secondo Stefano Vella, medico, scienziato e Presidente AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), i determinanti socio-economici influenzano la morbilità e la mortalità, come dimostrato da numerosi studi epidemiologici. La condizione socio-economica infatti consentirebbe un diverso accesso alle cure e una differente predisposizione alla prevenzione. Fondamentale discriminante è anche la cultura che influenza l’aspetto psico-sociale e le conseguenti scelte di vita. «Abbiamo diverse prove – spiega ancora Vella ai nostri microfoni – che effettivamente gli strati più poveri della popolazione vivono di meno e si ammalano di più».

Il motivo? «Senza dubbio, queste fasce hanno un diverso accesso ai sistemi di prevenzione e di cura. Si sa che in alcuni paesi, anche ricchi, come gli Stati Uniti, esistono divari straordinari di salute tra, per dirne una, le periferie di Washington e il centro di Washington». Stessa storia in Italia: «A Torino si è visto che ci sono 4 anni di differenza tra chi vive e chi è nato nei paesini e nelle periferie del nord-ovest e chi vive nel sud-est, ovvero in quelle zone un po’ più ricche». Ma quali sono i motivi reali di questa differenza? «L’accesso alle cure – continua il Presidente AIFA – è legato anche allo stato sociale, addirittura all’istruzione, di una determinata persona. È chiaro che un bambino istruito capisce quel che gli viene detto da una famiglia benestante, che può avere il tempo di spiegare, ad esempio, come si mangia bene. Oggi, invece, abbiamo anche le nuove povertà, e quindi ci sono bambini che hanno una situazione nutrizionale diversa da quella che avevamo prima».

Un problema che c’è oggi e che viene molto sottovalutato può essere, ad esempio, il cosiddetto junk food, ovvero il cibo spazzatura, che è «più facile e conveniente da comprare: in alcune grandi catene di negozi è possibile mangiare con 3 euro. Il problema però è che non sai esattamente cosa mangi, ma quel tipo di cibo costa meno e le persone meno abbienti vanno lì. Questo tipo di cibo – spiega ancora –, che è molto diverso da quello biologico, può causare problemi di salute come il diabete». Certo, il cibo spazzatura «non è l’unica causa del diabete», ma è un esempio di come «tra le cause delle malattie croniche ci sia anche la disparità sociale e determinate condizioni socio-economiche».

Articoli correlati
Miastenia Gravis generalizzata: da AIFA via libera a rimborsabilità di ravulizumab
L’’Agenzia Italiana del Farmaco ha concesso la rimborsabilità a ravulizumab nel trattamento di adulti affetti da Miastenia Gravis generalizzata. Il farmaco agisce inibendo la proteina C5 nella fase terminale della cascata del complemento, parte del sistema immunitario
Linfoma mantellare recidivato o refrattario: AIFA approva rimborsabilità di pirtobrutinib
Il farmaco potrà essere prescritto a pazienti adulti precedentemente trattati con un inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (BTK). Pirtobrutinib è il primo e unico inibitore di BTK reversibile
Leucemia linfoblastica acuta: AIFA autorizza rimborsabilità brexu-cel
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha concesso la rimborsabilità della terapia cellulare Brexucabtagene autoleucel (brexu-cel) per la leucemia linfoblastica acuta a precursori di cellule B recidivante o refrattaria, destinata ai pazienti adulti di età pari o superiore a 26 anni
Nuova Aifa: dalla mission al dialogo con gli stakeholder, il documento in 10 punti del think tank Ithaca
Il gruppo di lavoro di Ithaca,, il Think Tank di Sics dedicato alle politiche del farmaco, ha stilato un elenco di 10 temi come base per stimolare il dibattito sulla realizzazione della nuova Aifa: dalla distribuzione dei compiti fra le nuove figure previste dalla riforma, al coinvolgimento di diversi stakeholder nel processo autorizzativo dei farmaci,
Antibiotici, Pregliasco: “Uso inappropriato di fluorochinoloni rischioso per la salute”
In Italia si abusa di antibiotici fluorochinoloni. Fabrizio Ernesto Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi, Sant'Ambrogio, e professore all’Università degli Studi di Milano, spiega a Sanità Informazione i possibili pericoli
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...