Salute 2 Ottobre 2024 10:02

Abusi sui minori, il 12% delle vittime adescate sui social

Instagram e Snapchat sono state le due piattaforme di social media più comunemente segnalate

Abusi sui minori, il 12% delle vittime adescate sui social

Instagram e Snapchat: sono questi i due social media contro cui puntano il dito i pediatri del Chadwick Center for Children and Families del Rady Children’s Hospital, ritenendoli mezzi facilitatori per l’adescamento di adolescenti da parte di adulti malintenzionati. Da una nuova ricerca, presentata all’American Academy of Pediatrics 2024 National Conference & Exhibition a Orlando, emerge, infatti, che circa il 7% di oltre mille adolescenti vittime di abusi sessuali ha riferito che i social media sono stati utilizzati per facilitare l’aggressione, soprattutto Instagram e Snapchat. La percentuale passa dal 7 al 12% nel caso in cui gli aggressori non siano parenti delle vittime.

La vita nel mondo virtuale

“Gli adolescenti vivono sempre più le loro vite negli spazi digitali – spiega l’autore Miguel Cano, pediatra specializzato in abusi -. Sebbene l’uso dei social media offra vantaggi come il collegamento con altre persone e il mantenimento dei contatti con familiari e amici in tutto il mondo, esistono anche molti pericoli ben documentati”. I ricercatori hanno valutato bambini e adolescenti di età compresa tra i 10 e i 18 anni che hanno denunciato abusi sessuali presso il Chadwick Center for Children and Families del Rady Children’s Hospital tra il 2018 e il 2023. I ricercatori hanno definito “aggressione sessuale facilitata dai social media” quando i  social media sono stati utilizzati per la comunicazione tra vittima e aggressore, portando all’aggressione sessuale. I pericoli includono l’incontrare estranei online o l’essere soggetti a varie forme di maltrattamento, tra cui abusi emotivi, cyberbullismo, molestie, minacce, esposizione a contenuti sessuali e il diventare vittime di abusi sessuali online”, secondo l’autore.

I rischi del web

Un altro rischio emergente è quello di “incontrare” estranei virtualmente e poi pianificare di incontrarli faccia a faccia, il che può spesso portare a situazioni pericolose e, purtroppo, a volte a episodi di abuso sessuale, si legge nello studio. Instagram e Snapchat sono state le due piattaforme di social media più comunemente segnalate, anche se ne sono state citate diverse altre. L’età media dei pazienti era di 13 anni e l’89% erano ragazze. Il 60% delle vittime aveva un legame di parentela con l’aggressore. Circa l’80% degli aggressori erano uomini adulti. “Con pochi controlli e regolamentazioni, i genitori, i pediatri e chiunque si prenda cura dei bambini deve comprendere questo pericolo e proteggere i bambini dai predatori sui social media”, conclude Cano.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...