Sono sei le categorie di pazienti con priorità individuate da Ministero, Aifa, Iss e Agenas per la seconda fase della campagna vaccinale anti-Covid-19. Si parte dai soggetti “estremamente vulnerabili” per specifiche patologie, a prescindere dall’età. Intanto sono arrivate le dosi di AstraZeneca per forze dell’Ordine e docenti under 55
Sono sei le categorie prioritarie a cui verrà somministrato il vaccino nella seconda tranche della campagna anti-Covid. È quanto previsto dall’aggiornamento del piano nazionale vaccinazioni per Sars-Cov-2, elaborato dal ministero della salute – in collaborazione con Aifa, Iss e Agenas – e approvato oggi in Conferenza Stato-Regioni. L’aggiornamento è stato necessario a causa delle poche dosi vaccinali disponibili e seguendo le indicazioni arrivate da Aifa, per cui il vaccino di AstraZeneca è suggerito agli under 55.
La prima categoria è quella dei soggetti “estremamente vulnerabili” ossia con patologie considerate “particolarmente critiche perché correlate al tasso di letalità associata a Covid-19”. Si tratta di soggetti con: malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità.
Seguiranno: le persone tra 75 e 79 anni, quelle tra 70 e 74 anni, chi ha un particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni, le persone tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico e i cittadini tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico.
È bene ricordare che alle prime categorie si somministreranno i vaccini a mRna (come Pfizer e Moderna), e questa fase della campagna vaccinale partirà una volta completata la somministrazione dei vaccini agli over 80, iniziata questa settimana; invece alle persone tra i 18 e i 54 anni verrà inoculato il vaccino di AstraZeneca, per cui questa fase potrà da subito essere avviata, in parallelo a quella dei soggetti prioritari della prima fase, a partire dal personale scolastico e universitario docente e non docente, le Forze armate e di Polizia, i setting a rischio quali penitenziari e luoghi di comunità e il personale di altri servizi essenziali.
«Potremo iniziare a proteggere chi lavora nelle scuole, nelle università, le forze dell’ordine e le altre categorie esposte – il commento del Ministro della Salute Speranza su Facebook -. Questo ci consentirà di accelerare la campagna di vaccinazione ed essere più forti nella lotta contro il Covid-19».
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