Neanche le ferie di agosto fermano le aggressioni al personale sanitario. Questa volta la violenza è scoppiata a Villa Sofia a Palermo: colpiti un medico radiologo e un tecnico di radiologia insultati e strattonati ieri sera intorno alle 23.
A denunciare l’ennesimo caso di violenza contro i camici bianchi è stato il sindacato Cimo secondo il quale a scagliarsi contro i due malcapitati è stato un vero e proprio ‘esercito’ di parenti inferociti di un paziente, un uomo di circa 60 anni che stava per eseguire una risonanza magnetica in urgenza a seguito di una crisi lipotimica e che aveva già eseguita una tac della testa risultata negativa.
Secondo la ricostruzione del sindacato, una ventina di persone è riuscita a introdursi nei locali della Uoc di Radiologia dove si trova la sala di risonanza magnetica. Il paziente era già stato accolto presso la struttura e il tecnico di radiologia in servizio stava compilando il questionario relativo alla sicurezza del paziente stesso, chiedendo alla moglie eventuali controindicazioni alla esecuzione dell’esame, potenzialmente molto pericolosi e quindi ineludibili.
«L’ennesimo episodio di aggressione a danno di lavoratori della sanità, questa volta a Palermo, conferma l’urgenza di una legge antiviolenza» ha scritto su Facebook il ministro della Salute Giulia Grillo. «Basta Far West – prosegue – le corsie e gli ambulatori sono patrimonio di tutti i cittadini così come chi vi opera ogni giorno. Chi sta bloccando il Paese e il lavoro del Parlamento si assume anche la responsabilità di fermare questa importante legge di civiltà».