Salute 20 Aprile 2018 16:03

Aggressioni medici, pioggia di adesioni al sit in dell’OMCeO Palermo

Da Cittadinanzattiva Sicilia all’Associazione diabetici Palermo fino al Comitato consultivo dell’azienda Arnas Civico di Palermo: tante le realtà presenti alla manifestazione in in Piazza Politeama. Amato: «Sensibilizzare i cittadini investendo nella comunicazione»

Stop alla violenza nei confronti dei professionisti della sanità. Questo è il messaggio lanciato dall’OMCeO Palermo che ha organizzato un sit-in pacifico per sabato 21 aprile alle 15.30 in piazza Politeama.

L’ordine provinciale si schiera contro ogni forma di aggressione – a partire dall’escalation di soprusi e violenze che si consumano, ormai quasi ogni giorno, ai danni di medici e dei professionisti della sanità negli ospedali e nei luoghi di emergenza – rilanciando l’appello a tutti i medici siciliani, rappresentanti istituzionali, sindacali e associazioni di pazienti, a manifestare pacificamente. Un’emergenza particolarmente sentita in Sicilia ma che ormai riguarda tutta Italia, come accaduto anche nei giorni scorsi con tre aggressioni a Bari, Napoli, Roma.

LEGGI ANCHE: SPECIALE AGGRESSIONI AL PERSONALE SANITARIO

«Le violenze nelle strutture sanitarie rappresentano un cortocircuito culturale causato dalla crisi di un intero Paese – spiega il presidente dell’OMCeO di Palermo Toti Amato – e le tensioni dei pazienti sono l’espressione della ricaduta di un disagio profondo. Per questo, sarebbe un grosso sbaglio cercare e confinare le cause di tutta questa violenza nelle strutture ospedaliere. Per ripristinare, tra pazienti e professionisti della sanità, quel clima perduto di stima, fiducia e rispetto, occorre innanzitutto sensibilizzare tutti i cittadini investendo nella comunicazione. E in questo percorso tutti i professionisti della carta stampata, tv e web rappresentano lo strumento indispensabile più efficace».

All’iniziativa di domani parteciperanno anche Cittadinanzattiva Sicilia, l’Associazione diabetici Palermo e il Comitato consultivo dell’azienda Arnas Civico di Palermo. «Le aggressioni nelle aree emergenziali hanno raggiunto livelli preoccupanti e si rendono necessarie e urgenti misure concrete da parte delle istituzioni preposte – spiega Franco Sammarco, presidente dell’Associazione diabetici, nonché del Comitato consultivo Arnas Civico -. È necessario ricostruire un rapporto sano e sereno tra pazienti, medici e operatori sanitari basato innanzitutto sulla stima e la fiducia reciproca, le uniche due condizioni in grado di assicurare la migliore assistenza possibile». «Non basta condannare ed esprimere solidarietà – ribadisce Cittadinanzattiva – Ci vuole un piano articolato di azioni e iniziative che sia in grado di fronteggiare tanta inaccettabile violenza. Un piano che sia frutto dei contributi congiunti delle rappresentanze degli operatori sanitari, delle aziende e delle organizzazioni di tutela dei cittadini utenti dei servizi sanitari».

 

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK <— CLICCA QUI

 

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...