Dopo le dimissioni del presidente Stefano Vella e l’imminente scadenza del mandato dell’attuale Direttore generale Mario Melazzini, le associazioni di pazienti temono l’impossibilità di ottenere autorizzazioni necessarie per alcuni farmaci. Ma il ministero le tranquillizza
Il 4 settembre scade il mandato del direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Mario Melazzini. A poche ore dalle dimissioni del presidente dell’Aifa Stefano Vella, in polemica con il modo in cui è stato affrontato il “caso” della nave Diciotti, le associazioni di pazienti si sono mobilitate temendo le conseguenze di un’Agenzia senza vertici e l’impossibilità di immettere quindi in commercio nuovi farmaci o di autorizzare terapie salvavita urgenti da ricevere, per esempio, dall’estero.
Il ministero della Salute comunica tuttavia che l’indicazione del prossimo direttore generale è in dirittura d’arrivo: «La sua designazione, dopo la selezione tra i 93 candidati che hanno risposto alla manifestazione pubblica d’interesse lanciata lo scorso 13 luglio, sarà presto sottoposta alla ratifica della Conferenza Stato-Regioni. Nella stessa occasione la Conferenza potrà esaminare anche le candidature degli esperti del Comitato prezzi e della Commissione consultiva tecnico-scientifica dell’Aifa stessa, indicati anche da Regioni e ministero dell’Economia».
Il ministero, inoltre, specifica in una nota che «alla prossima scadenza, il 4 settembre, dell’attuale direttore generale, all’Aifa sarà in ogni caso garantita come è prassi costante la piena continuità operativa, senza alcun pregiudizio per i pazienti».
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