Succede a Lorenzo Miraglia. Guiderà l’associazione fino al 2021. «Vogliamo cambiare la cultura sanitaria in Italia, far capire che non è un costo ma un investimento per l’economia, per le nostre imprese ma soprattutto per il benessere dei pazienti e dei cittadini italiani», ha detto ai microfoni di Sanità Informazione
È Michele Nicchio è il nuovo Presidente nazionale di AIOP Giovani per il triennio 2018 – 2021, nominato al termine dell’Assemblea elettiva dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata, che si è svolta a Roma. Subentra a Lorenzo Miraglia, designato nel 2015.
Nicchio è nato a Mantova nel 1981. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica al Liceo Virgilio di Mantova, si laurea nel 2005 in Economia Aziendale presso l’Università commerciale Luigi Bocconi di Milano con una tesi sulle partnership pubblico-private per gli investimenti nel settore ospedaliero. Inizia la propria esperienza professionale in ambito sanitario e socio-assistenziale all’interno del gruppo di famiglia, il Gruppo Mantova Salus (GMS), attivo in Lombardia nella gestione di Residenze Polispecialistiche per Anziani, Centri diagnostici ambulatoriali, Presidi Ospedalieri per acuti e Strutture di Riabilitazione. Oggi è rappresentante legale delle RSA Beata Paola di Volta Mantovana e Villa Azzurra di Borgoforte, amministratore unico del Centro Diagnostico Ambulatoriale Green.
«È un onore aver meritato la fiducia che tanti amici e colleghi mi hanno accordato. Ed è anche una grande responsabilità guidare la sezione in un momento così delicato come quello che il nostro Servizio Sanitario Nazionale sta vivendo negli ultimi anni» ha detto Nicchio subito dopo la designazione.
Presidente, quali sono le sfide per la sanità privata e quelle per la sanità pubblica del futuro?
«Per quanto mi riguarda non penso ci sia una sanità privata e una sanità pubblica ma una sanità unica. Quest’anno il Sistema sanitario compie quarant’anni e la conquista vera del nostro Ssn è che è un sistema universalistico e solidale. Questi sono i due concetti fondamentali che non dobbiamo perdere di vista. In questi anni si è continuato a parlare di Sistema sanitario come di un costo, questa è la sfida che vogliamo vincere, cambiare la cultura sanitaria in Italia, far capire alle persone che non è un costo ma un investimento per tutto l’indotto, per le nostre imprese ma soprattutto per il benessere dei pazienti e dei cittadini italiani».
Abbiamo visto che nelle relazioni del Congresso AIOP è emersa la grande importanza dell’innovazione, della tecnologia. Una medicina che comunque fa passi da giganti, evolve continuamente. Anche il personale sanitario e tutti gli operatori coinvolti sono chiamati a stare al passo con questa sfida…
«Assolutamente, l’Information Technology oggi come oggi gioca un ruolo fondamentale. Si parla di big data, bitcoin, blockchain. Tutte queste tecnologie devono aiutare a far girare velocemente il dato, condividere di più, non solo comunicare, ma mettere tutte le informazioni a disposizione sia del paziente che dei tecnici, dei sanitari, per migliorare i percorsi di cura».
In particolare quali saranno i compiti della sua AIOP Giovani?
«Come AIOP Giovani ci siamo dati alcuni obiettivi fondamentali. Innanzitutto continuare con il percorso legato alla formazione. AIOP Giovani nasce come una palestra formativa per i giovani delle strutture sanitarie private, quindi continuare lungo questo percorso, formazione sia interna che esterna. Uno dei nostri fiori all’occhiello sono i nostri ‘study tour’ che facciamo annualmente in giro per il mondo per studiare gli altri Sistemi sanitari. Sicuramente un’altra cosa importante è continuare, oltre alla formazione, il percorso di comunicazione, oggi come oggi esistono le tecnologie digitali, i social, mezzi che sono alla portata della nostra generazione e che dobbiamo usare principalmente per farci conoscere e per conoscere».
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