Salute 20 Aprile 2021 11:29

Al Policlinico di Milano un trapianto domino di fegato salva due vite

L’intervento durato 18 ore ha coinvolto 40 professionisti ed è stato coordinato dal professor Rossi, direttore di Chirurgia Generale: «Lavoro eccezionale perché eseguito in un momento critico per la sanità. Nonostante l’emergenza Covid, tutto l’ospedale coinvolto nella lunga maratona per il doppio trapianto»

di Federica Bosco

Un solo fegato per salvare due vite: è quanto accaduto con un ‘”trapianto domino” alla Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano che si conferma centro di eccellenza nei trapianti, dove il professor Giorgio Rossi, direttore di Chirurgia Generale e Trapianti di fegato, con il suo staff, ha salvato la vita a due uomini con un intervento multiplo che si è tenuto lo scorso 17 marzo.

«Avevamo un giovane paziente affetto da leucinosi, la cosiddetta malattia con le urina a sciroppo d’acero, in cui il fegato è sano ma in determinati individui non produce un enzima che serve per metabolizzare gli aminoacidi ramificati – ha raccontato il professor Rossi -. Questo determina una situazione di sofferenza perché il paziente deve adeguarsi a diete strettissime ed è a rischio di complicanze neurologiche e respiratorie, e quindi necessita di un trapianto. Nello specifico il fegato, prelevato da un donatore cadavere e messo nell’organismo del paziente con leucinosi, porta con sé una quota dell’enzima mancante al ricevente che, con il nuovo organo, sarà in grado di metabolizzare gli aminoacidi».

«Al tempo stesso – ha continuato il professore – il fegato che si esporta al paziente con leucinosi è integro, pur non avendo l’enzima che produce aminoacidi, quindi può essere a sua volta trapiantato in un altro soggetto in attesa di trapianto per qualsiasi causa epatica, come tumore o cirrosi, ma in grado di produrre quell’enzima. In questo modo con un solo donatore cadavere è possibile effettuare in sequenza due trapianti».

Coinvolti 40 professionisti e 10 reparti

Da tempo il giovane affetto da leucinosi era in lista d’attesa per un trapianto e quando il 17 marzo scorso è arrivata la notizia della disponibilità di un fegato compatibile la macchina del centro trapianti della Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano si è messa in moto.

Alle sei del mattino si sono aperte le sale operatorie per effettuare i tre interventi in sequenza. Dapprima è stato prelevato il fegato dal paziente con leucinosi, quindi è stato effettuato il primo trapianto allo stesso paziente con il fegato disponibile per il trapianto. Subito dopo il fegato esportato al paziente con leucinosi è stato trapiantato su un altro paziente.

L’intervento ha coinvolto 40 professionisti, oltre ai chirurghi guidati da Giorgio Rossi: la Rianimazione e Terapia intensiva, la Gastroenterologia ed Epatologia, la Radiologia, il Laboratorio Centrale, la Direzione delle Professioni Sanitarie, il Centro Trasfusionale e il Malattie Rare Center del Policlinico, oltre che l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza di Regione Lombardia, la Centrale operativa del Centro Nazionale Trapianti e il Coordinamento Trapianti del Nord Italia Transplant program.

Una maratona di 18 ore per restituire la vita a due pazienti

Una maratona di 18 ore conclusasi all’una di notte che ha impegnato tutto l’ospedale per restituire la vita al ragazzo di 27 anni affetto dalla rara malattia genetica e ad un uomo in attesa di un organo compatibile. «A rendere così particolare questo evento non è stato solo il trapianto domino per una malattia metabolica piuttosto rara – ha aggiunto il direttore di chirurgia generale del Policlinico di Milano -, ma il fatto che si è riusciti a farlo in un momento molto critico per la sanità e per l’ospedale, che invece ha dimostrato di saper superare queste difficoltà con un lavoro corale. Significa aver coinvolto e organizzato il lavoro di centinaia di persone in poche ore, in perfetta sincronia, che si è concluso con un successo per entrambi i pazienti».

Rientrati a casa dopo la degenza per i due uomini protagonisti del trapianto domino è iniziata una nuova vita, resa possibile dalla generosità che è la spinta propulsiva di ogni donazione.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Trapianti: nuove speranze da fegato di maiale attaccato esternamente al corpo umano
Un team del chirurghi dell’Università della Pennsylvania ha attaccato esternamente il fegato di un maiale a un corpo umano cerebralmente morto e lo hanno osservato filtrare con successo il sangue. Si tratta di un passo in avanti verso la possibilità di provare la stessa tecnica anche in pazienti con insufficienza epatica
Midollo osseo, la guerra non ferma i trapianti: 5 donazioni tra Italia, Israele e Ucraina
I conflitti in Medio Oriente e in Ucraina non fermano le donazioni e i trapianti di midollo osseo. Sono stati ben cinque i prelievi di cellule-salva vita coordinati dal nostro paese nonostante le difficoltà logistiche connesse alle crisi internazionali
di V.A.
Il CNT operativo compie 10 anni. In Italia 1 trapianto ogni 2 ore e mezza
Compie dieci anni il CNT operativo, la struttura del Centro nazionale trapianti attiva 24 ore su 24 che si occupa dell’assegnazione degli organi e del coordinamento dei prelievi per tutti i programmi nazionali di trapianti. Alla cerimonia ha preso parte il ministro della Salute Orazio Schillaci
Anche i malati rari possono donare gli organi. Lo studio italiano
È italiano il primo studio che analizza l’idoneità alla donazione d’organo per circa 500 malattie neurologiche rare. Dallapiccola (Opbg): «Nell’85% dei casi è possibile procedere al trapianto. Stilate le prime linee-guida in materia. Risultati importanti che permetteranno di ampliare il numero di donatori utilizzabili: in Italia sono circa 8 mila i pazienti in lista d’attesa per un trapianto»
«Donate il plasma prima di partire in vacanza», l’appello di Fidas
Fida lancia un appello per aumentare le donazioni di plasma prima delle vacanze. A causa di un calo nella raccolta, i malati rischiano di rimanere senza farmaci plasmaderivati che sono salvavita
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...