Brusaferro (ISS): «Credo fermamente nell’importanza di rendere disponibili i dati alla comunità scientifica». Il presidente dell’ Accademia Nazionale dei Lincei Giorgio Parisi: «Tassello importante per comprendere i meccanismi di contagio»
Una stretta collaborazione per sviluppare modelli che analizzino l’epidemia e l’impatto dell’emergenza sanitaria sul sistema sanitario nazionale. È ciò che prevede l’accordo siglato tra l’Istituto Superiore di Sanità e l’Accademia dei Lincei. L’intesa prevede che l’Istituto metterà a disposizione degli esperti dell’Accademia i dati raccolti e i ricercatori dei due enti lavoreranno alle analisi di vari aspetti epidemiologici.
«Credo fermamente nell’importanza di rendere disponibili i dati alla comunità scientifica – afferma il presidente dell’ISS Silvio Brusaferro -. Mi fa particolarmente piacere se questo avviene con un’istituzione autorevole e prestigiosa quale è l’Accademia dei Lincei».
L’appello alle istituzioni per la condivisione dei dati con la comunità scientifica era già arrivato mesi fa. Giorgio Parisi, fisico di fama mondiale e Presidente dell’Accademia dei Lincei, sosteneva a Sanità Informazione l’importanza di avere dati strutturati e fruibili per circoscrivere i focolai. Sulla stessa linea la deputata di Italia Viva Lisa Noja, raccogliendo la proposta di Parisi, presentava un’interrogazione alla Camera: «Rendere pubblici quei dati allargherebbe il dibattito, renderebbe più verificabili le indicazioni» precisava al nostro giornale.
«Stiamo in una situazione in cui non sappiamo ancora con certezza quali siano i canali più rilevanti per la diffusione del virus – afferma il presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei Giorgio Parisi -. Serve un grande sforzo coordinato della comunità scientifica per arrivare a una maggiore comprensione dei meccanismi di contagio e quest’accordo è un tassello importante in questa direzione».
L’accordo, della durata di un anno, prevede la collaborazione dei due enti nelle stime del tempo di generazione dell’epidemia e del numero di riproduzione (Rt), con un monitoraggio dell’andamento di queste variabili nel tempo. Le due istituzioni lavoreranno anche alla produzione di modelli di trasmissione per calcolare l’impatto del Covid-19 sul sistema sanitario nazionale.
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