Salute 2 Maggio 2019 12:01

Alice nel Paese delle Meraviglie soffriva di emicrania, o di epilessia

La “Sindrome di Alice” è un disturbo neurologico che colpisce la percezione visiva: il proprio corpo si ingrandisce o si rimpicciolisce, le distanze vengono percepite in modo errato, il senso del tempo o della velocità può essere distorto. Sintomi che sono stati rintracciati in pazienti che soffrono di cefalee o di epilessia. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Raffaella Morreale Bubella, consigliere del Gruppo oculisti ambulatoriali liberi (Goal)
Alice nel Paese delle Meraviglie soffriva di emicrania, o di epilessia

L’autore di Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll, soffriva di gravi emicranie che gli causavano allucinazioni visive. È proprio dalla sua esperienza personale che pare abbia preso ispirazione per descrivere le vicende della protagonista del suo capolavoro: la percezione distorta dello spazio e del tempo sono infatti caratteristiche di quella che è stata poi definita proprio “Sindrome di Alice”. Si tratta di un disturbo neurologico che colpisce la percezione visiva. Ed ecco, allora, che si percepisce il proprio corpo che si ingrandisce o si rimpicciolisce; le distanze vengono percepite in modo errato; il senso del tempo o della velocità può essere distorto. Sintomi che sono stati rintracciati in pazienti che soffrono di cefalee o di epilessia.

Sono tanti, infatti, i casi in cui una sintomatologia oculistica non è legata a disturbi della vista, ma a patologie neurologiche. La dottoressa Raffaella Morreale Bubella, consigliere del Gruppo oculisti ambulatoriali liberi (Goal), ci ha parlato dei più comuni legati all’emicrania: «La cefalea oftalmica con aura è ad esempio un’emicrania con una sintomatologia neurologica o vegetativa che può includere anche sintomi visivi che precedono la cefalea. Oppure la cefalea retinica può essere accompagnata da uno scotoma negativo, per cui il soggetto improvvisamente non vede più e si terrorizza, perché pensa di aver perso la vista. È invece un sintomo premonitore del mal di testa e, quando scoppia, si torna a vedere».

«È un po’ come quando chi soffre di attacchi epilettici dice di sentire un rumore o un odore particolare poco prima dell’attacco – spiega la dottoressa Morreale Bubella -. Sono segnali che il corpo ci lancia per avvertirci che l’attacco di epilessia o di cefalea sta per arrivare. E appena inizia, i sintomi oculistici spariscono. Ovviamente la preoccupazione del paziente lo porta comunque dall’oculista, perché è convinto di avere una patologia oculare, ma in realtà ha una depressione della trasmissione neurologica a livello cefalico che è transitoria. Può stare tranquillo: la vista tornerà da sola».

LEGGI ANCHE: CEFALEA CRONICA MALATTIA SOCIALE, CAMERA APPROVA DDL. LAZZARINI (LEGA): «AI PRIMI POSTI COME MALATTIA INVALIDANTE, IN UE COSTA 111 MILIARDI»

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