Salute 2 Gennaio 2020 12:47

Allarme aggressioni sanitarie, Tortorella (Consulcesi): «Più valore alla comunicazione tra medico e paziente per ridurre l’odio in corsia»

Altri due casi in poche ore nel 2020. Consulcesi rilancia la petizione #bastaodiomedicopaziente con oltre 20mila firme

Allarme aggressioni sanitarie, Tortorella (Consulcesi): «Più valore alla comunicazione tra medico e paziente per ridurre l’odio in corsia»

Il nuovo anno si apre con altre due aggressioni ai medici e al personale sanitario. Il primo episodio a pochi minuti dallo scoccare della mezzanotte, con l’esplosione di un petardo lanciato verso un’ambulanza nel quartiere di Barra, nel napoletano. Il secondo, a distanza di poche ore, riguarda una dottoressa dell’ospedale San Giovanni Bosco, aggredita con una bottigliata sul volto forse da un paziente psichiatrico.

Sono migliaia, ogni anno, gli operatori sanitari che vengono aggrediti verbalmente o fisicamente da pazienti o dai loro familiari, un fenomeno eclatante che non ha numeri precisi. Secondo l’OMCeO sono 1200 le aggressioni segnalate nel 2019, tre episodi di violenza al giorno. Il sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed parla di un fenomeno che colpisce il 66% dei medici, ovvero quasi 7 su 10, Di questi, oltre due su tre sono stati aggrediti verbalmente, mentre la restante parte fisicamente. Le aree più a rischio sono la psichiatria e il pronto soccorso, ed i pericoli maggiori si corrono nel Mezzogiorno: arriva infatti al 72% nel Sud e nelle Isole il numero di medici che denuncia aggressioni, e sale all’80% tra chi, di loro, lavora nei pronto soccorso.

LEGGI: NAPOLI, PETARDO SCOPPIA SOTTO AMBULANZA FERENDO UN MEDICO. “NESSUNO TOCCHI IPPOCRATE”: «DUE AGGRESSIONI IN 24 ORE»

«I numeri sono molto più alti – commenta Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, realtà di riferimento legale per oltre 100mila medici e operatori sanitari che ha attivato da oltre un anno il telefono rosso, un servizio gratuito di tutela legale e supporto psicologico -. Buona parte dei medici, come ci rivelano le oltre 200 segnalazioni del telefono rosso, non denunciano, per vergogna, rassegnazione o timore di ulteriori soprusi. Il fenomeno appare ormai esteso a tutti i tipi di lavoro sanitario e non sembra riconoscere significative differenze di ruolo, tanto che vengono aggrediti lavoratori di diverse categorie lavorative, dalle ostetriche ai chirurghi», conclude Tortorella.

IL FENOMENO DELLA VIOLENZA IN CORSIA

«Ogni giorno – continua la nota di Consulcesi – troppi medici sono vittime di aggressioni o costretti a difendersi dalle accuse che spesso si risolvono in un nulla di fatto. Un clima di intolleranza che ha preso di mira in particolar modo il mondo medico sanitario con una escalation di aggressioni nei pronto soccorso e negli studi privati, susseguirsi di denunce (molto spesso pretestuose, tant’è che nel 90% dei casi circa finisce in un nulla di fatto) nei confronti degli operatori, con conseguente aumento del ricorso alla medicina difensiva (e relativi costi eccessivi per le casse pubbliche), preoccupazione da parte delle associazioni di consumatori per il livello di formazione del personale sanitario. Tutto questo rischia di distruggere definitivamente il rapporto medico-paziente».

LA COMUNICAZIONE È LA PRIMA FORMA DI PREVENZIONE

«Gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari – prosegue il comunicato – costituiscono eventi sentinella che richiedono la messa in atto di opportune iniziative di prevenzione e protezione. Le aggressioni sono un problema importante per le ricadute soprattutto psicologiche che possono avere sugli operatori (burn-out) e sui pazienti (compromissione delle relazioni terapeutiche). É bene precisare che gli incidenti violenti non sono degli eventi inevitabili ma è possibile e doveroso prevederli e prevenirli. Il miglior antidoto per stemperare le tensioni e recuperare il rapporto fiduciario tra medico e paziente, è senza dubbio un solido percorso formativo». «Il 10% dei nostri corsi di formazione rivolti ai medici è dedicato al miglioramento del rapporto medico-paziente attraverso l’acquisizione di strumenti di comunicazione efficace per superare conflitti e criticità che possono generarsi dalla pratica della professione medico sanitaria» aggiunge Tortorella. Tra le novità per il 2020 il corso Ecm per difendersi dalle aggressioni nei luoghi di lavoro.

PETIZIONE SU CHANGE.ORG

«Consulcesi, in prima linea nella tutela dei camici bianchi e accanto ai pazienti che a loro si rivolgono, ha lanciato 11 mesi fa una petizione su Change.org per dire basta all’odio tra medico e paziente e promuovere la creazione del Tribunale della Salute: un vero e proprio luogo di confronto, e non di contrapposizione, tra medici e pazienti. Ad oggi hanno già firmato 21.140 persone», conclude la nota.

Articoli correlati
Gas serra e cambiamento climatico: il Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare emette la prima advisory opinion
Legali Consulcesi: “Pronuncia storica che sottolinea la responsabilità degli Stati nel contrastare l’inquinamento dell’aria, riconosciuta, insieme al cambiamento climatico, una reale minaccia per i diritti umani”
Test Medicina, Consulcesi: «Con riforma “doppia” chance per entrare, ma non premia merito»
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Dare agli studenti la possibilità di ripetere il test di ingresso alla facoltà di Medina non è una riforma vera e propria. Il sistema di accesso è sempre lo stesso e non premia i meritevoli. Il ricorso continuerà a rimanere una possibilità concreta per tutti gli aspiranti medici esclusi ingiustamente»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
Test Medicina: con ricorso iscrizione con riserva, per esclusi “ultima spiaggia”
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Negli ultimi 20 anni lo strumento del ricorso alla giustizia amministrativa ha permesso a decine di migliaia di studenti, esclusi ai test di selezione alla Facoltà di Medicina, di iscriversi ai corsi, di studiare, di fare gli esami e infine di laurearsi. L'esperienza indica che gli studenti entrati con il ricorso, forse anche perché più motivati, sono tra coloro che possono vantare un ottimo percorso accademico»
Mese della prevenzione del tumore al seno. Petrella (Consulcesi): «Troppa disparità tra Nord e Sud»
L’oncologo e docente Consulcesi: «Necessario potenziare prevenzione e diagnosi precoce»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...