Salute 14 Novembre 2018 12:57

Alzheimer, in Italia 700 mila malati. Ferrarese (neuroscienziato): «Nel 2050 i casi di demenza triplicheranno»

Il direttore scientifico del centro di Neuroscienze Milano-Bicocca : «Se la patologia è conclamata non si può intervenire. Con una diagnosi precoce, invece, è possibile ridurre i livelli della proteina che, accumulandosi, danneggia il cervello»

di Isabella Faggiano
Alzheimer, in Italia 700 mila malati. Ferrarese (neuroscienziato): «Nel 2050 i casi di demenza triplicheranno»

Avere vuoti di memoria, non ricordare dove sono le chiavi di casa, perdere la cognizione del tempo: non sono i sintomi di un normale invecchiamento. Questi segni, che sconvolgono la vita quotidiana di un individuo, possono indicare la comparsa di una forma di demenza.

Nel 2050, il progressivo invecchiamento della popolazione, porterà ad una triplicazione di queste patologie. Prima fra tutte la malattia di Alzhaimer che già oggi rappresenta il 70% di tutte le forme di demenza: «Attualmente – ha spiegato Carlo Ferrarese, direttore scientifico del centro di Neuroscienze di Milano all’università di Milano-Bicocca e direttore della clinica di Neurologia all’ospedale San Gerardo di Monza –  in Italia sono circa un milione i pazienti con demenza, di cui 700 mila soffrono di Alzheimer».

Una patologia chiaramente riconoscibile: «I primi sintomi – ha aggiunto il neurologo – sono disturbi della memoria, soprattutto di quella che chiamiamo memoria recente, cioè legata agli avvenimenti appena accaduti. I pazienti chiedono più volte le stesse cose, non ricordano dove hanno messo gli oggetti, cominciano ad essere disorientati nel tempo. Di fronte a questi segni è necessario un approfondimento immediato: la diagnosi precoce – ha sottolineato Ferrarese – è fondamentale».

LEGGI ANCHE: CONGRESSO SIN. IL PRESIDENTE BERARDELLI: «FARMACI MONOCLONALI E MARCATORI BIOLOGICI CONTRO ALZHEIMER E PARKINSON»

Per l’ Alzheimer non c’è cura, ma riconoscere la malattia fin dal suo esordio permette di tenerla sottocontrollo: «Quando c’è una demenza conclamata – ha detto lo specialista – è già troppo tardi per intervenire. Le nostre speranze sono oggi racchiuse nella prevenzione e nella diagnosi precoce. Sono stati scoperti i meccanismi che causano il danneggiamento del cervello, ovvero l’accumulo di una proteina che può iniziare anche 20 anni prima della manifestazione clinica della malattia. Ed oggi, questa proteina, la beta amiloide, siamo in grado di dosarla sia nel cervello, facendo una Pet o nel liquido cerebrospinale con una puntura lombare. Quindi, conoscendone le alterazioni possiamo in qualche modo indirizzare il paziente a nuove sperimentazioni cliniche che – ha concluso Ferrarese – mirano proprio a ridurre i livelli di queste proteine, migliorando nettamente la qualità della sua vita».

Articoli correlati
Alzheimer: regolare i livelli di dopamina riduce i sintomi nelle prime fasi della malattia
Uno studio dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, insieme alla Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma e condotto su modelli sperimentali, ha confermato che la stimolazione dopaminergica è efficace nel ridurre l’ipereccitabilità dell’ippocampo condizione alla base dell’insorgenza di epilessia e che può contribuire al progressivo danno cognitivo nell'Alzheimer
Scoperte 5 diverse forme di Alzheimer. Aperta la strada a nuove terapie personalizzate
Ci sono 5 tipi diversi di Alzheimer e questo potrebbe spiegare perché alcuni farmaci sembrano essere inefficaci con questa devastante malattia neurodegenerativa. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio condotto dall'Alzheimer Center Amsterdam, dall'Università di Amsterdam e dall'Università di Maastricht, nei Paesi Bassi. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Aging, potrebbero avere implicazioni per il futuro sviluppo di farmaci contro l’Alzheimer
Scienziati italiani hanno “ingegnerizzato” una proteina per potenziare la memoria
Una proteina normalmente presente nel cervello è stata modificata geneticamente con l'obiettivo di potenziare la memoria. A farlo è stato un gruppo di neuroscienziati italiani in uno studio pubblicato su Science Advances, che apre la strada a nuove possibilità terapie contro le malattie neurodegenerative
di V.A.
Alzheimer: alcuni errori di «navigazione» sono «spie» precoci della malattia
Le persone con malattia di Alzheimer in fase iniziale hanno difficoltà a girarsi quando camminano. Questo potrebbe essere uno dei segni precoci individuato dagli scienziati dell’University College di Londra in uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology, che si avvalso della realtà virtuale
Creato il più grande atlante delle cellule cerebrali umane
Circa 200 miliardi di cellule cerebrali. Precisamente 86 miliardi di neuroni e 100 miliardi di cellule di 3.000 tipi diversi. Sono impressionanti i numeri del più completo atlante delle cellule del cervello umano e dei primati non umani, realizzato nell’ambito della Brain Initiative
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...