Nuove tecnologie, salute, sport, telemedicina, nutrizione. Il cuore osservato a 360 gradi dagli oltre 4mila cardiologi di fama internazionale, che si riuniscono in questi giorni nel Centro congressi di Confindustria Auditorium della Tecnica, a Roma
Nuove tecnologie, salute, sport, telemedicina, nutrizione. Il cuore osservato a 360 gradi dagli oltre 4mila cardiologi di fama internazionale, che si riuniscono in questi giorni nel Centro congressi di Confindustria Auditorium della Tecnica, a Roma.
“PLACE – Platform of Laboratories for Advances in Cardiac Experience”, giunto alla ottava edizione, è organizzato dal prof. Leonardo Calò e dal prof. Fiorenzo Gaita con lo scopo di approfondire le conoscenze, le metodologie e le dinamiche legate alla cardiologia, inaugurando, quest’anno, un’edizione speciale con il coinvolgimento del mondo dell’industria al fine di approfondire nuove sinergie professionali, scientifiche ed umane.
Salute, prevenzione, medicina legale, cardiochirurgia, fibrillazione atriale, aritmologia, medicina di precisione, morte improvvisa e scompenso cardiaco, genetica, cardiologia dello sport sono solo alcuni degli ambiti che verranno trattati nelle numerose sessioni che scandiscono la due-giorni di Place 2019.
Anche in questa edizione non mancherà l’esperienza della ACADEMY: prezioso supporto dei percorsi formativi e delle valorizzazioni dei diversi network della comunità scientifica, che, quest’anno, favorirà la partecipazione al mondo degli Specializzandi, attraverso l’erogazione di un importante investimento di Borse di Partecipazione a copertura delle spese logistiche dei giovani cardiologi.
SPORT, CUORE E CERVELLO
Sport sì e fino a tarda età perché fa bene non solo al cuore, ma soprattutto al cervello, migliorando la performance cognitiva. Questo dimostrano gli ultimi studi, presentati a PLACE, in controtendenza rispetto alle tesi che, fino a ieri, concentravano essenzialmente sul fisico gli effetti benefici dell’attività fisica. Un argomento molto discusso, ma che oggi trova concordi i cardiologi di tutto il mondo: almeno tre volte alla settimana, bisogna camminare, correre o nuotare per fare stare bene il cervello ancora prima che il cuore e per assicurarsi una vita più longeva. Anche senza esagerare, perché per raggiungere questi e altri obiettivi è necessario camminare a passo sostenuto con regolarità settimanale. E farlo sempre, fino a tarda età per verificare i benefici sul piano respiratorio, cardiologico, ortopedico e, non ultimo, psicologico. Tuttavia, non senza uno screening preventivo delle condizioni di salute, ciò al fine di prevenire la morte improvvisa, un problema cardiaco apparentemente poco visibile, ma che, nella realtà, si manifesta in eventi inaspettati e drammatici che coinvolgono soggetti di ogni età.
PASTA, PEPERONCINO E CIOCCOLATO FONDENTE
L’alimentazione amica del cuore vuole pasta, peperoncino, cioccolato fondente e caffè. Ma non solo: spezie, capperi, pomodori, cannella, curcuma e zenzero hanno effetti antiossidanti molto importanti. E’ nel corso di PLACE – Platform of Laboratories for Advanced in Cardiac Experience, summit che si svolge a Roma nel Centro congressi di Confindustria, che illustri cardiologi di fama internazionale faranno il punto sulla “dieta salvacuore”. “Gli alimenti, se scelti con cura e cucinati nella maniera giusta, sono i veri farmaci del futuro, soprattutto per il cuore”, spiega il professor Leonardo Calò, Direttore Uoc di Cardiologia del Policlinico Casilino e Presidente del Congresso PLACE. No, dunque, alla demonizzazione del caffè (fino a tre al giorno) e della cioccolata (anche 30/40 grammi al giorno purché fondente all’80/85%), che hanno ottimi effetti ossidanti sull’apparato cardiovascolare. Si riconfermano “super-food” anche pane e pasta, preferibilmente integrali, di farro e di orzo, mentre hanno un effetto potentissimo sulla longevità l’uso di spezie e aromi come origano, capperi, cipolla rossa, pepe, curry, zenzero, basilico, prezzemolo.
Inoltre, anche cibi e bevande “rosse” sono amici del cuore: sì al vino rosso, al peperoncino, ai frutti rossi/violacei (come fragole e frutti di bosco) e al pomodoro, ancora meglio se cotto perché libera una sostanza che ha azione positiva anche per contrastare cancro. Attenzione, invece, alle proteine animali (massimo 0,8 grammi per chilo di peso), al sale (da ridurre, se non da eliminare) e ai succedanei del pane come cracker e grissini che provocano un picco di insulina e fanno solo venire più fame.
Bocciato su tutta la linea lo zucchero, soprattutto quello contenuto nei cibi o nelle forme più raffinate: favorisce l’insorgenza di neoplasie e delle malattie del cuore.