«La lattoferrina ha un doppio meccanismo d’azione dimostrato scientificamente: non solo agisce sull’immunità naturale ma impedisce “fisicamente” al virus di entrare nella cellula». Ma non è tutto. Massimo Andreoni illustra i primi dati dello studio pilota dell’università di Tor Vergata sui contagiati da Sars-CoV-2
«Un ricostituente dell’immunità». Definisce così la lattoferrina il professor Massimo Andreoni, direttore dell’unità Malattie infettive dell’università Tor Vergata di Roma. Si tratta di una proteina naturalmente prodotta dal corpo con indiscusse proprietà protettive per l’organismo, perché fortifica la risposta immunitaria. Ma non è tutto. Uno studio realizzato dell’università di Tor Vergata dimostra che la lattoferrina non solo «riduce la capacità dei virus di penetrare nelle cellule ma accorcia i tempi di eliminazione dello stesso» spiega Massimo Andreoni a Sanità Informazione.
«La lattoferrina è un prodotto che è presente abitualmente all’interno dell’organismo – precisa Andreoni –. È un ricostituente dell’immunità naturale, ci protegge naturalmente ed è particolarmente ricco nei bambini. Ed è proprio questo lo spunto che ha avviato la nostra sperimentazione: il fatto che i bambini contraggono l’infezione da Sars-CoV-2 in misura ridotta rispetto agli adulti. I bambini, infatti, hanno concentrazioni di lattoferrina molto più alte rispetto agli adulti» evidenzia.
«Le proprietà benefiche della lattoferrina poggiano su una base solida scientifica – prosegue Andreoni – e le sue abilità sono state fortemente provate. Esistono dati consolidati che dimostrano che la lattoferrina riduce la capacità dei virus di penetrare nelle cellule. Ha un doppio meccanismo d’azione dimostrato scientificamente: non solo agisce sull’immunità naturale ma va a competere con quelli che sono i recettori della cellula ACE 2 e impedisce “fisicamente” al virus di entrare nella cellula. Inoltre, abbiamo avviato uno studio pilota in collaborazione con La Sapienza di Roma e con l’università di Padova su pazienti contagiati dal virus. Somministrando la lattoferrina sia in compresse sia come spray, abbiamo visto che i tempi di eliminazione del virus effettivamente si accorciano. Sono dati preliminari e bisogna attendere dati più ampi e definitivi per poterlo affermare con certezza, ma è certamente una questione interessante da approfondire».
Si discute inoltre anche sulla capacità di prevenzione dell’infezione: la lattoferrina riduce il rischio di infezione? «Su questo ancora non abbiamo dati; l’ipotesi è al vaglio, ma ancora non possiamo dire se funziona o meno in questi termini».
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