L’associazione nazionale pazienti per il glaucoma onlus punta sulla formazione. Paoli (ANPIG) «Non solo anziani, pazienti con glaucoma possono avere anche altre patologie»
«Liste d’attese troppo lunghe e poca informazione, così i pazienti con glaucoma perdono l’occasione di rallentare il decorso della malattia». L’associazione nazionale pazienti per il Glaucoma onlus (ANPIG) nella voce della Presidente Daniela Paoli, medico oculista, responsabile del centro glaucomi dell’ospedale di Monfalcone (Gorizia), lancia l’allarme proprio nella settimana mondiale del Glaucoma. «La nostra associazione si occupa di pazienti con glaucoma ma anche di altre malattie croniche dell’occhio – puntualizza la Presidente a Sanità Informazione -. La maggior parte dei pazienti sono anziani e con patologie co-esistenti, come maculopatia e cataratta. Devono essere accompagnati nelle cure e sollecitati a fare controlli e screening».
Nata nel 2009 a Monfalcone, l’associazione ha da 14 anni come primo obiettivo proprio l’informazione «Organizziamo conferenze e tavole rotonde invitando i pazienti. Questo è un aspetto che non sempre viene tenuto in considerazione – puntualizza -, ma è essenziale perché i protagonisti sono loro e la malattia, essendo asintomatica, può essere messa in luce solo con un programma di prevenzione accurato». L’appuntamento per tutti i pazienti e i soci ANPIG è per il 22 settembre 2023 quando ci sarà il congresso annuale a cui l’associazione sta già lavorando. «Nell’occasione ci focalizzeremo su quale sarà la sanità del futuro, nuove cure e nuove procedure nelle diverse età – racconta la Presidente -. I pazienti hanno chiesto infatti di allargare il dibattito anche ad una fascia di persone che non rientra nella terza età, ma può essere colpita da glaucoma o da altre malattie degli occhi».
Il glaucoma non si può riconoscere, a meno che non abbia una manifestazione acuta. Il paziente, quindi, deve essere guidato verso lo screening. «Oggi i pazienti sono in grande difficoltà- rimarca Paoli – . I tempi di attesa si sono dilatati dopo la pandemia perché la sanificazione tra una visita e l’altra richiede tempo e ci sono da recuperare tutte le visite mancate durante il Covid. C’è una rigidità di sistema che se da un lato tutela il paziente da un punto di vista igienico, dall’altro porta chi necessita di un campo visivo ad aspettare da otto mesi (tempo medio di attesa pre-Covid) ad un anno e mezzo di oggi». E spesso questo significa che le situazioni cliniche si complicano.
Oltre ad una informazione puntuale e costante, l’associazione dei pazienti con glaucoma guidata dalla Professoressa Paoli raccoglie fondi per la ricerca e per fornire ai pazienti opuscoli informativi. «Si tratta di un impegno costante che nella settimana mondiale del glaucoma si concretizza con un percorso sensoriale a teatro per raccogliere fondi da destinare alla banca degli occhi». L’appuntamento è per sabato 18 marzo alle ore 20,30 al teatro comunale di Monfalcone con diversi artisti che, con canzoni a tema, accenderanno i riflettori sul glaucoma. «L’obiettivo è sensibilizzare i giovani oculisti e le figure sanitarie collaterali come ortottisti e infermieri di oftalmologia alla gestione del glaucoma, una malattia cronica, subdola e non risolutiva», conclude la Presidente di ANPIG nel ricordare anche l’importanza della raccolta fondi attraverso il cinque per mille, ossigeno per l’associazione.
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