Salute 29 Marzo 2024 11:04

Ansia e depressione fanno male al cuore delle giovani donne

I ricercatori hanno analizzato i dati medici relativi a 71.214 persone registrati nella biobanca americana del Mass General Brigham: le persone con una storia di ansia o depressione prima del periodo di studio avevano circa il 55% in più di probabilità di sviluppare uno o più di questi fattori di rischio rispetto alle persone senza ansia o depressione
Ansia e depressione fanno male al cuore delle giovani donne

“Se una giovane donna soffre di depressione o ansia, dovrebbe sottoporsi agli screening per i fattori di rischio cardiovascolare”. Ad affermarlo è il al cardiologo italiano Giovanni Civieri del Massachusetts General Hospital e della Harvard Medical School, dottorando presso l’Università di Padova, primo autore di uno studio condotto proprio al fine di ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari”. Dalla ricerca, che sarà presentata al congresso dell’American College of Cardiology, emerge, infatti, che le giovani che soffrono di ansia e depressione hanno un rischio doppio di sviluppare pressione alta, colesterolo alto o diabete e altri fattori di rischio cardiaco a distanza di dieci anni.

Ansia e depressione raddoppiano i rischi cardiovascolari

I ricercatori hanno analizzato i dati medici relativi a 71.214 persone registrati nella biobanca americana del Mass General Brigham, escludendo coloro che avevano malattie cardiache o a cui era stata diagnosticata ansia o depressione dopo l’inizio dello studio. Durante un periodo lungo 10 anni, il 38% dei partecipanti ha sviluppato ipertensione, colesterolo alto e/o diabete. Secondo l’analisi, le persone con una storia di ansia o depressione prima del periodo di studio avevano circa il 55% in più di probabilità di sviluppare uno o più di questi fattori di rischio rispetto alle persone senza ansia o depressione. Questo risultato è stato più pronunciato tra le donne di età inferiore ai 50 anni con ansia o depressione, che avevano quasi il doppio di probabilità di sviluppare fattori di rischio cardiovascolare rispetto a qualsiasi altro gruppo.

Uomini vs donne

In termini di rischio assoluto, le giovani donne mostravano nel complesso i tassi più bassi di fattori di rischio cardiovascolare di qualsiasi altro gruppo. Tuttavia, l’ansia e la depressione erano associate a un rischio relativo molto più elevato tra le giovani donne rispetto a quanto osservato negli altri gruppi.  “Spesso riteniamo che le giovani donne siano il ‘gruppo sicuro’ per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, poiché l’incidenza delle malattie cardiovascolari tra il genere femminile è piuttosto bassa a causa degli effetti protettivi degli estrogeni in questo gruppo – spiega Civieri, MD -. Ma questo studio suggerisce che se una donna più giovane soffre di depressione o ansia, dovremmo iniziare lo screening dei fattori di rischio cardiovascolare per ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari. Se una giovane donna ha depressione o ansia, il suo rischio assoluto è paragonabile a quello di un giovane maschio – aggiunge il ricercatore –. C’è una sorta di fenomeno di recupero dove depressione e ansia aumentano il rischio che altrimenti sarebbe molto basso” per le giovani.

Perché associare ansia e depressione?

Per studiare i potenziali fattori alla base di questa relazione, i ricercatori hanno esaminato l’attività metabolica delle regioni cerebrali legate allo stress in un sottogruppo di partecipanti che erano stati sottoposti a scansioni cerebrali. I risultati hanno indicato che le donne più giovani con ansia o depressione hanno mostrato aumenti relativamente grandi nell’attività neurale correlata allo stress. “La domanda è: perché l’ansia e la depressione sono associate ad un aumento del rischio tra le donne più giovani? Questo è qualcosa che stiamo continuando a studiare – chiede Civieri -. Sebbene ansia e depressione siano condizioni separate, sono state raggruppate insieme nello studio perché sono entrambe associate ad un aumento del rischio cardiovascolare e condividono percorsi neurobiologici comuni, il che significa che si ritiene influenzino la salute in modi simili”.

L’efficacia delle terapie farmacologiche

Tuttavia, i ricercatori sottolineano che “non è noto se i trattamenti per la salute mentale, come i farmaci antidepressivi o la psicoterapia, possano aiutare a ridurre il rischio cardiovascolare”. Nonostante ci siano alcuni aspetti ancora da chiarire per Civieri “una volta che una persona ha la pressione alta, il colesterolo alto o il diabete, i trattamenti consolidati come le statine e i farmaci che abbassano la pressione sanguigna possono ridurre efficacemente il rischio di eventi cardiaci gravi”. Lo studio “L’ansia e la depressione aumentano il rischio di malattie cardiovascolari accelerando lo sviluppo di fattori di rischio: effetti dell’età e del sesso”, sarà presentato sabato 6 aprile 2024 alle ore 15:45 in occasione del Congresso dell’American College of Cardiology.

 

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