Salute 29 Ottobre 2024 11:18

Anziani senza geriatri, allarme in Veneto e Trentino Alto Adige

I geriatri della sezione Veneto e Trentino-Alto Adige della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria chiedono che venga aumentato il numero dei geriatri, al fine di consentire una migliore presa in carico degli anziani
Anziani senza geriatri, allarme in Veneto e Trentino Alto Adige

In Italia le culle si svuotano e gli anziani aumentano ma, nonostante questo, il numero dei geriatri è del tutto inadeguato a prendersi carico di una popolazione sempre più numerosa e fragile. Anche Veneto e Trentino-Alto Adige non fanno eccezione e subiscono le dinamiche demografiche che si registrano nel resto del Paese, a fronte di una preoccupante mancanza di geriatri. A lanciare l’allarme, gli specialisti della sezione triveneta della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) che, al congresso regionale oggi a Venezia, faranno il punto sulle sfide per il futuro e i nuovi modelli che riguardano la presa in carico dei pazienti anziani, sia in fase di ingresso che di dimissione dall’ospedale, in riferimento a nuovi e crescenti bisogni.

In aumento gli anziani che necessitano di assistenza e cure

Nel Veneto sono 1 milione e 200 mila gli over 65 e circa 230 mila in Trentino-Alto Adige, di questi circa il 40% ha più di due malattie croniche e il 16% degli ultra 65enni è non-autosufficiente. Il numero degli anziani che necessitano di assistenza è in continua crescita e richiede interventi e cure ad oggi non garantiti in modo adeguato. “Infatti, nonostante la recente e virtuosa approvazione da parte della Giunta Regionale veneta di fondi per oltre 61 milioni di euro, destinati al rafforzamento dell’assistenza degli anziani più vulnerabili, il numero dei geriatri è drammaticamente insufficiente. Appena 200 specialisti in Veneto e 50 in Trentino-Alto Adige per coprire le aumentate richieste in ospedale e sul territorio di 1,5 milioni di over 65”, dichiara Alessandra Coin, presidente della sezione Triveneto SIGG.

Ungar (SIGG): “Portare diagnosi e cure dall’ospedale a casa degli anziani”

I modelli assistenziali tradizionali hanno dimostrato già da tempo di non essere adeguati alle esigenze peculiari dei pazienti anziani, specialmente se fragili. “Ciò si traduce in accessi al pronto soccorso e ricoveri ripetuti, talvolta inappropriati e anche impropriamente prolungati, nel senso che i pazienti anziani, pur essendo guariti, restano ricoverati nei reparti perché non sanno dove andare”, riprende Coin. “Spesso non vengono accolti dalle strutture ma anche i familiari fanno fatica a riprenderli a casa, perché l’assistenza domiciliare è insufficiente”. Serve dunque un cambio di paradigma e un salto operativo per la riorganizzazione di un efficiente sistema di cure domiciliari. “Quello che proponiamo è la formula dell’’ospedale senza mura‘, un nuovo modello di continuità assistenziale che prevede vere e proprie ‘squadre mobili di pronto intervento’, che portano, nei limiti del possibile, diagnosi e cure geriatriche dall’ospedale a casa del paziente”, afferma Andrea Ungar, presidente SIGG.

Il modello GIROT potrebbe diventare lo standard anche in Triveneto

“Un modello sperimentato a Firenze e noto come GIROT, Gruppo di Intervento Rapido Ospedale-Territorio, in collaborazione tra geriatri ospedalieri e medici di famiglia, si è rivelato già vincente, riducendo ricoveri e mortalità e che potrebbe diventare lo standard anche nel Triveneto e rendere effettivamente operativi gli interventi per migliorare la qualità dell’assistenza”, racconta Ungar. “È quindi necessario aumentare il numero dei geriatri, non solo per consentire una presenza omogenea e adeguata – prosegue Coin – in tutti i reparti, dal pronto soccorso ai reparti internistici, fino a quelli chirurgici, ma anche sul territorio, cioè a casa e nelle strutture. Quello che proponiamo in sintesi è un modello di continuità assistenziale tra ospedale e territorio che non lasci mai solo l’anziano fragile con tutte le sue necessità”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

8 Marzo, dall’Iss cinque consigli per il benessere femminile

Malattie cardiovascolari, osteoporosi, sostanze tossiche, vita da caregiver e obesità sono i cinque focus approfonditi dagli esperti del Centro cdi riferimento per la medicina di genere dell'Is...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone