Apnee notturne, Enrico Betti (chirurgo maxillo-facciale): «Fondamentale l’aggiornamento non solo per i dentisti ma anche per i medici di base che hanno un rapporto più confidenziale con i pazienti per diagnosi più veloci»
La patologia delle Apnee notturne affligge quasi 2 milioni di italiani, per gli scienziati si tratta di un vero e proprio allarme sociale. Ai microfoni di Sanità Informazione, Enrico Betti, chirurgo maxillo-facciale.
Sull’Osas c’è sempre maggiore attenzione anche perché sono numeri importantissimi di italiani che ne soffrono, quando la patologia risulta essere allo stato grave?
«La patologia in forma grave sussiste quando il numero di apnee che il paziente fa durante il sonno, supera le 30 per ora di sonno. Alcuni pazienti inoltre necessitano anche di interventi chirurgici a livello maxillo-facciale. Questo accade quando si presentano dei dismorfismi del volto, delle micrognazie delle bipotrusione maxillo-mandibolari, per cui la soluzione migliore in questi casi è quella di un intervento che determina un espansione dello scheletro facciale».
Quindi in questo caso è in gioco il chirurgo, qual è il tipo di cura da effettuare?
«Il tipo di chirurgia è maxillo-facciale e viene usata abbastanza di routine per la correzione delle dismorfie del volto. La stessa tipologia di operazione viene utilizzata nel trattamento del paziente Osas, parliamo di minimi spostamenti dello scheletro dentale e della mandibola».
Visto che questa è una patologia sempre più diffusa, ne soffrono sempre più italiani, quanto è importante parlarne e dare un aggiornamento costante sempre più efficace ai medici italiani?
«È fondamentale passare per i medici di base perché sono sicuramente coloro che vedono i pazienti per primi e che hanno una confidenza maggiore. Il medico di base deve essere il primo e deve essere informato dell’esistenza e delle gravità di questa patologia, sicuramente l’odontoiatra come il medico di base può fare un ampio screening sul paziente. L’informazione è fondamentale per una patologia in continua evoluzione, se ne stanno scoprendo giorno dopo giorno gli aspetti più gravi e meno gravi, per cui è fondamentale che ogni medico, e soprattutto il medico sul territorio, sia aggiornato il più possibile».
Per saperne di più leggi anche Un allarme sociale chiamato OSAS. Apnee del sonno, medici tenuti a segnalazione per rinnovo patente
Nei prossimi numeri di Sanità Informazione saranno presenti ulteriori approfondimenti sulla patologia OSAS.
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