Il Disegno di legge sarà presentato il prossimo 5 giugno durante l’evento “Responsabilità professionale e arbitrato della salute. L’innovazione in Sanità parte da Milano”
Sono 300mila le cause pendenti contro i medici in tutta Italia: solo a Milano ogni giorno un camice bianco viene denunciato. Un fenomeno che sarà analizzato nel dettaglio il prossimo 5 giungo durante l’evento “Responsabilità professionale e arbitrato della salute. L’innovazione in Sanità parte da Milano”.
A confronto figure apicali della Sanità, ma anche esponenti di aziende tecnologiche come Consulcesi Tech, hi-tech company specializzata nella Blockchain e nella Cybersecurity. Infatti, proprio attraverso soluzioni innovative garantite dalla cosiddetta “catena dei blocchi” è possibile certificare la patient satisfaction eliminando il rischio contenzioso medico-paziente. Presente tra i relatori il segretario della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Roberto Monaco che abbiamo intervistato.
Cosa serve a un medico per lavorare bene?
«A un medico per lavorare bene serve innanzitutto serenità. Non pensare che quando si va a lavoro c’è la possibilità di essere aggrediti, bisogna fare in modo che il cittadino capisca che il medico non è il nemico, ma è il nemico della malattia. Quindi bisogna lavorare strategicamente insieme e soprattutto gli Stati generali servono a definire il medico del prossimo futuro. Per fare questo l’abbiamo voluto fare non da soli, non in maniera autoreferenziale, ma abbiamo pensato di farlo con filosofi con economisti, con giuristi e soprattutto con i cittadini. Insomma, con tutta la società civile e con tutte le professioni che ne fanno parte in maniera tale da capire cosa la società civile chiede al medico e di conseguenza cercare di modificare il nostro essere medici, senza però perdere le radici della nostra professione».
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A Milano si parlerà del contenzioso medico-paziente e anche dell’innovazione tecnologica come la blockchain, due temi molto importanti in ambito medico…
«Sono fra i temi più importanti nell’ambito medico. Il primo ancora di più perché interessa proprio la comunicazione. Io dico sempre che il medico deve guardare gli occhi del paziente e non lo schermo di un computer. Questo purtroppo la burocrazia ce lo sta vietando. Bisogna evitare davvero che questo accada, bisogna fare in modo che la tecnologia non infici quel rapporto fra medico e paziente che è alla base della nostra professione. Chiaramente siamo davanti a un cambiamento notevole della medicina. Tutti i farmaci e la tecnologia negli ultimi dieci anni hanno fatto passi da gigante che non avevano fatto nei cinquant’anni precedenti. Ecco però penso che un cambiamento vada governato, altrimenti rischiamo di subirlo».