Diffuso il nuovo Piano per l’esecuzione della campagna vaccinale ad opera del Commissario straordinario, generale Francesco Paolo Figliuolo. Anelli (FNOMCeO): «Serve “scudo penale” per i medici vaccinatori»
Diffuso il nuovo Piano per l’esecuzione della campagna vaccinale ad opera del Commissario straordinario, generale Francesco Paolo Figliuolo. Il documento, elaborato in armonia con il Piano strategico nazionale del Ministero della Salute, fissa le linee operative per completare al più presto la campagna vaccinale. La governance sarà accentrata a fronte di una esecuzione decentrata, con una catena di controllo snella. L’obiettivo è quello di raggiungere il numero di 500mila somministrazione giornaliere su tutto il territorio nazionale, vaccinando almeno l’80% della popolazione entro il mese di settembre.
Due i pilastri individuati per condurre una campagna rapida: distribuzione efficace e puntuale dei vaccini e incremento delle somministrazioni giornaliere.
Sono tre le linee operative della campagna vaccinale rintracciate dal Commissario straordinario:
Verrà inoltre potenziata l’infologistica, con l’adozione in tempi brevi di soluzioni informatiche per l’ampliamento delle funzioni di prenotazione e somministrazione dei vaccini, garantendo la circolarità delle informazioni e dando così impulso alla campagna. A livello operativo è stato istituito un tavolo permanente per verificare quotidianamente l’andamento delle attività sul terreno. Al tavolo, coordinato dalla Struttura Commissariale, partecipano la Protezione Civile, le Regioni e le Province autonome, con l’eventuale partecipazione di altri attori istituzionali e delle associazioni.
Un provvedimento d’urgenza, che preveda una sorta di ‘scudo penale’ per i medici vaccinatori che partecipano alla campagna contro il Covid. A chiederlo è il Presidente della FNOMCeO (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) Filippo Anelli. Che raccoglie e rilancia anche gli appelli lanciati in questi giorni da sindacati e singoli medici. Al centro del dibattito, l’iscrizione dei medici vaccinatori nel registro degli indagati qualora si manifesti un evento avverso dopo la vaccinazione.
«Abbiamo piena fiducia nella Magistratura – spiega Anelli -. Ma l’attuale sistema, per cui l’iscrizione nel registro degli indagati dei medici che hanno somministrato il vaccino è considerata un atto dovuto rischia di essere un forte deterrente. E mette a rischio la campagna vaccinale, proprio nel momento in cui la classe medica al completo ha dato la sua disponibilità».
«Alla straordinarietà del contesto – continua Anelli – bisogna rispondere con un provvedimento straordinario e urgente, che, in tempi rapidi, restituisca la necessaria serenità ai professionisti e garantisca la vaccinazione ai cittadini. Chiediamo al Governo Draghi e a tutte le forze politiche di mettere in campo norme che, esimendo i medici dalla responsabilità penale di carattere colposo, tutelino sia i professionisti sia i pazienti. Ci associamo pertanto all’appello già lanciato dai colleghi di Anaao-Assomed e Fimmg e chiediamo, sulla materia, un Decreto Legge ad hoc, senza sconvolgere i nostri principi democratici, per questa fase emergenziale e cruciale per il Paese».
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