Salute 15 Agosto 2022 10:09

Asma grave, una proposta di legge punta a riconoscerla come patologia cronica e invalidante

La proposta di legge di Vito De Filippo (Pd) punta ad istituire un Registro nazionale e a percorsi terapeutici dedicati. Si parla di asma grave quando il trattamento prescritto, seppur assunto in maniera corretta e costante, non è sufficiente a controllare la malattia sia per gravità che frequenza dei sintomi

Asma grave, una proposta di legge punta a riconoscerla come patologia cronica e invalidante

Riconoscere l’asma grave come patologia cronica e invalidante distinta dall’asma, creare un registro nazionale dell’asma grave per la raccolta e l’analisi dei dati clinici e assicurare omogeneità di trattamento ai cittadini su tutto il territorio nazionale. Sono alcuni degli obiettivi del progetto di legge a prima firma dell’onorevole Vito De Filippo (Pd) presentato in Parlamento prima dello scioglimento delle Camere.

Ma in cosa si differenzia l’asma grave dall’asma comune? L’asma grave è quel tipo di asma che, in pazienti con dimostrata aderenza alla terapia massimale e al trattamento ottimale delle comorbidità, non è controllato o lo è solo con il dosaggio massimo dei farmaci, perdendo il controllo ad ogni tentativo di riduzione della terapia. Una condizione dunque di grande pericolo. Una condizione, dunque, invalidante e difficile.

L’asma, anche a causa dell’inquinamento, è una patologia sempre più diffusa nel mondo: l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stima in 235 milioni gli asmatici nel mondo. Dati epidemiologici italiani aggiornati al 2017 indicano, su una popolazione di 60.589.445 residenti una prevalenza del 6,6 per cento di pazienti asmatici (3.998.903). Di questi il 5 per cento (199.945) è affetto da asma grave ed utilizza da solo il 50 per cento delle risorse spese per l’asma. Purtroppo, molti pazienti non sono in grado di accedere alle cure necessarie o vi accedono in ritardo, contribuendo ad incrementare il peso economico della malattia.

Per la peculiare complessità della malattia, per la sua tempestiva diagnosi e per il suo adeguato trattamento, ciascun paziente con asma grave dovrebbe poter disporre di specialisti dedicati, che si rapportino tra loro in modo interdisciplinare, in strutture dedicate.

Le associazioni Respiriamo insieme e Cittadinanzattiva e tutte le società scientifiche che si occupano di questa patologia hanno lanciato a settembre 2020 una petizione ed una campagna di sensibilizzazione denominata «Asma Grave – Conoscere la differenza, fa la differenza», con l’obiettivo di generare consapevolezza sulla patologia e promuovere altrettanta consapevolezza su quanto sia necessario garantire ai pazienti affetti da questa patologia un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale dedicato. Tra le altre cose chiedevano l’assegnazione di un codice di esenzione diverso dall’asma che comprenda prestazioni gratuite per il paziente in grado di prevenire cronicità, diagnosticare tempestivamente la malattia e le sue comorbilità, garantire adeguate terapie e la riabilitazione polmonare.

Cosa prevede la proposta del Partito democratico

La proposta di legge dem mira, dunque, ad assicurare omogeneità di trattamento ai cittadini affetti da questa malattia su tutto il territorio nazionale, prevedendone il riconoscimento come malattia cronica e invalidante ed il relativo inserimento tra le patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa per le correlate prestazioni sanitarie.

Le regioni, nell’ambito delle rispettive strutture sanitarie territoriali, dovranno istituire centri specializzati di diagnosi, terapia e controllo periodico per l’asma grave, prevedendo la presenza di almeno un centro per provincia, tenendo anche conto delle zone disagiate. Per i pazienti in età pediatrica è prevista l’istituzione di un centro specializzato per l’asma grave in pediatria per ogni 500mila abitanti.

Presso l’Istituto superiore di sanità sarà istituito il Registro nazionale dell’asma grave per la raccolta e l’analisi dei dati clinici riferiti a tale malattia, al fine di definire appropriate strategie di intervento, di monitorare l’andamento e la ricorrenza della citata malattia nonché di rilevare le problematiche connesse e le eventuali complicanze. Riporterà casi di asma grave accertati e il numero di nuovi casi acquisiti annualmente e rappresenta statisticamente l’incidenza di tale malattia nel territorio regionale e nazionale.

Saranno stabilite direttive volte a tutelare i lavoratori con asma grave al fine di garantirne l’occupazione e di favorirne il mantenimento dell’idoneità lavorativa. La tutela sarà estesa anche agli studenti affetti da asma grave al fine di garantirne il diritto allo studio, l’accesso all’istruzione e la piena inclusione, anche attraverso l’identificazione di specifici protocolli d’intesa finalizzati a regolamentare la somministrazione di farmaci da parte di personale scolastico docente o non docente agli alunni che necessitano di somministrazione improrogabile di farmaci in orario scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado.

Previsti anche specifici percorsi formativi concernenti l’asma grave e campagne di informazione e di sensibilizzazione.

 

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