Salute 9 Maggio 2019 09:57

Asma, tre milioni di italiani colpiti. Antinfiammatori e vaccino antinfluenzale per ridurre attacchi gravi

A Milano presentata l’Asma Zero Week, in programma dal 3 al 7 giugno. Blasi (Policlinico Milano): «Aderenza alla terapia ed evitare le esposizione agli allergeni per combattere la malattia». Nuove linee guida raccomandano un’azione antinfiammatoria a più lunga durata

di Federica Bosco
Asma, tre milioni di italiani colpiti. Antinfiammatori e vaccino antinfluenzale per ridurre attacchi gravi

Stiamo assistendo al più importante cambiamento nella gestione dell’asma degli ultimi 30 anni in termine di prevenzione e di cura con nuovi farmaci. A confermarlo le parole dei massimi esperti del settore: Francesco Blasi, Direttore del dipartimento di Medicina interna e Pneumologia del Policlinico di Milano, Giorgio Canonica, Direttore della clinica medica personalizzata Asma e Allergie di Humanitas Rozzano, e Carlo Filippo Tesi, Presidente FederAsma, in occasione della presentazione di Asma Zero week, in programma dal 3 al 7 giugno.  L’iniziativa intende azzerare dubbi e preoccupazioni di circa 3 milioni di italiani affetti dalla malattia cronica, con visite gratuite in oltre 40 centri specialistici su tutto il territorio nazionale. «L’asma bronchiale è una malattia cronica respiratoria la cui storia naturale è punteggiata da acuzie che vengono chiamate riacutizzazioni e che sono molto pericolose per il paziente che riporterà tosse, mancanza di respiro e respiro sibilante. – spiega Francesco Blasi – Il paziente sentirà nel torace fischi e gemiti che lo metteranno sicuramente in allarme per mancanza di respiro. La riacutizzazione può indurre la necessità di essere ricoverati in ospedali e può indurre anche alla morte. Quindi la prevenzione è fondamentale».

Come è possibile attuare una buona prevenzione?

«Intanto nel soggetto allergico il primo punto è evitare l’esposizione all’allergene, secondo aspetto non trascurabile è l’aderenza alla terapia. Fondamentale è conoscere e avere la gestione della propria malattia concordata con il medico per assumere i farmaci prescritti.  Il terzo punto importante sono le vaccinazioni, infatti le infezioni virali sono un punto importante di riacutizzazione grave nel paziente asmatico. L’asma in passato era considerata una potenziale controindicazione alla vaccinazione, cosa che è stata invece smentita dai dati della letteratura, anzi il vaccino antinfluenzale è una delle misure più importanti nel paziente asmatico che andrebbe vaccinato per l’influenza perché il virus influenzale è causa di riacutizzazioni gravi che inducono ad ospedalizzazione del paziente asmatico con una prognosi assolutamente negativa. Quindi in sintesi è fondamentale l’aderenza alla terapia, la gestione della malattia e le vaccinazioni, da evitare è l’esposizione allergenica».

A livello di farmaci, addio alle tradizionali terapie con broncodilatatori a breve durata d’azione (Saba) che consentono un sollievo temporaneo, per lasciare spazio alle nuove linee guida secondo cui è necessario un’azione antinfiammatoria a più lunga durata. «Sono appena uscite le nuove linee guida Gina che hanno cambiato l’atteggiamento gestionale della terapia dell’asma, in particolare non raccomandando più il trattamento con i soli SABA (broncodilatatori beta 2-agonisti a breve durata), ma piuttosto una combinazione di corticosteroide inalatorio (ICS) + beta2-agonista a lunga durata d’azione (LABA) formoterolo. Quando insorge l’attacco d’asma lo stimolo infiammatorio non è controllato per cui, oltre al broncodilatatore, è necessario somministrare l’antinfiammatorio. Una terapia farmacologica così formulata consente di ridurre gli attacchi gravi ed è raccomandata sia negli adulti che negli adolescenti. Per quel 5 per cento di asmatici gravi ci sono poi a disposizione nuovi farmaci, cosiddetti biologici, che agiscono a diversi livelli della cascata infiammatoria tipica dell’asma bronchiale e che consentono un ottimo controllo di quello che è il numero di riacutizzazioni, un miglioramento della funzione respiratoria e soprattutto un grosso risparmio nell’uso dello steroide orale gravato da un ottima efficienza, ma certamente gravato da affetti collaterali che possono essere presenti nel paziente asmatico».

Articoli correlati
Asma: diagnosi mancate e terapia inappropriate. Esperti: “Migliorare diagnosi, cura e prevenzione”
Dai casi di asma grave "sommersi" all'abuso di corticosteroidi orali e dei broncodilatatori: questi sono alcuni dei risultati emersi dalla ricerca di follow up della campagna di consulenze specialistiche Asma Zero Week 2023, condotta su pazienti e medici dei centri specialistici coinvolti dall’iniziativa nazionale
di V.A.
«Asma, il quartiere e l’inquinamento incidono sulla gravità. Anche nei bambini»
Simona Barbaglio, presidente dell’Associazione Nazionale Pazienti Respiriamo Insieme, commenta a Sanità Informazione i risultati di uno studio realizzato in USA e presentato alla Conferenza Internazionale ATS 2023, il quale mostra una forte associazione tra il quartiere di residenza, qualità dell'aria e rischio di riacutizzazioni dell'asma nei bambini
Asma grave, una proposta di legge punta a riconoscerla come patologia cronica e invalidante
La proposta di legge di Vito De Filippo (Pd) punta ad istituire un Registro nazionale e a percorsi terapeutici dedicati. Si parla di asma grave quando il trattamento prescritto, seppur assunto in maniera corretta e costante, non è sufficiente a controllare la malattia sia per gravità che frequenza dei sintomi
Asma, al via progetto di ricerca per trovare soluzioni che migliorino l’aderenza alla terapia con il patient engagement  
La Ricerca punta ad ascoltare, valorizzare e promuovere il coinvolgimento attivo dei pazienti per comprendere i fattori psico-sociali e le difficoltà nella vita quotidiana che ostacolano l’aderenza alla terapia. Il progetto si rivolge ai pazienti adulti con asma moderata-grave che potranno partecipare alla ricerca attraverso una survey online
Asma, BPCO e malattie cardiache: Valle del Sacco peggio della Terra dei Fuochi. L’appello a Speranza
La presenza di polveri sottili oltre la norma, le temibili PM2,5, rende Frosinone e una parte della sua provincia ad alto rischio. La pneumologa Teresa Petricca: «Eventi ischemici aumentati del 67%, prevalenza di asma e BPCO oltre la media nazionale. Per questo stiamo sensibilizzando la popolazione». Silenzio da Regione Lazio e Asl. Il Registro Tumori ancora al palo
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...
Advocacy e Associazioni

Cirrosi epatica, i pazienti chiedono meno burocrazia e maggior accesso al teleconsulto

Nella nuova puntata di The Patient Voice, Ivan Gardini (EpaC Ets), Ilenia Malavasi (Affari Sociali) e Francesca Ponziani (Pol. Gemelli)