Salute 2 Marzo 2023 11:00

Aviaria, primo caso umano segnalato in Cina

Si tratta di una donna di 53 anni della provincia di Jiangsu, nella parte orientale del Paese. La paziente avrebbe sviluppato i sintomi della malattia il 31 gennaio, in seguito a contatti con pollame infetto
Aviaria, primo caso umano segnalato in Cina

Il virus dell’aviaria continua ad allarmare la comunità scientifica internazionale. Dopo il decesso la settimana scorsa in Cambogia di una ragazza di 11 anni e il contagio del padre 49enne della stessa (ora però negativizzato), arriva dalla Cina la notizia di un altro caso umano di H5N1.

Si tratta di una donna di 53 anni della provincia di Jiangsu, nella parte orientale del Paese, che sarebbe risultata positiva al virus secondo quanto riferiscono diversi media, tra cui Bno, agenzia di stampa internazionale con sede in Olanda, citando fonti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La paziente avrebbe sviluppato i sintomi della malattia il 31 gennaio, in seguito a contatti con pollame infetto; a febbraio la positività. Le sue condizioni attuali non sono note.

Attenzione dall’OMS sull’aviaria

Poiché il virus continua a essere rilevato nelle popolazioni di pollame, si prevedono ulteriori casi di trasmissione all’uomo, fanno sapere dall’Oms. Quasi tutti i casi di infezione da H5N1 nelle persone sono stati associati al contatto ravvicinato con uccelli infetti vivi o morti o con ambienti contaminati. «L’Oms prende sul serio il rischio rappresentato da questo virus ed esorta a una maggiore vigilanza in tutti i Paesi», ha ribadito l’Organizzazione mondiale della sanità.

Dal 2003 al 25 febbraio 2023, sono stati segnalati in tutto il mondo 873 casi umani di H5N1 e 458 decessi in 21 Paesi. Tuttavia, sulla base delle informazioni attuali, l’Oms consiglia di non applicare alcuna restrizione ai viaggi o al commercio. Ad oggi, le prove dimostrano che il virus non infetta facilmente gli esseri umani e la trasmissione da persona a persona sembra essere inusuale.

La situazione in Italia ed Europa

In Italia più della metà di tutti i casi rilevati da settembre ad oggi si sono verificati nel solo mese di febbraio, come ha spiegato a Sanità Informazione Antonio Sorice, presidente della SIMeVeP, la Società Italiana di medicina veterinaria preventiva.

E preoccupa la diffusione tra i mammiferi. Nelle ultime settimane ci sono stati diverse segnalazioni tra cui visoni, lontre, volpi e leoni marini. In Italia al momento non risultano casi di aviaria tra i mammiferi ma è necessario mantenere alta l’attenzione.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Aviaria: nuova variante del virus più vicina all’uomo, timori per possibile pandemia
Un sottotipo del virus dell'influenza aviaria, endemico negli allevamenti di pollame in Cina, sta subendo cambiamenti mutazionali che potrebbero aumentare il rischio di trasmissione della malattia agli esseri umani. E' l'avvertimento lanciato da un gruppo di ricercatori cinesi e britannici in uno studio pubblicato sulla rivista Cell
Aviaria: negli Usa via a vaccinazione dei condor della California
Le autorità statunitensi hanno autorizzato la vaccinazione del condor della California (Gymnogyps californianus), gravemente minacciato, contro il virus dell'aviaria che si sta diffondendo a livello globale. È la prima volta che gli Stati Uniti approvano la somministrazione di un vaccino su un uccello con lo scopo di arginare la diffusione di questa influenza aviaria ad alta patogenicità
Aviaria: il Brasile dichiara emergenza sanitaria animale
Sei mesi dopo aver riscontrato diversi casi di influenza aviaria negli uccelli selvatici, il Brasile ha dichiarato lo stati di emergenza sanitaria. Sette casi sono stati segnalati nello stato di Espirito Santo, con un altro scoperto nello stato di Rio de Janeiro. La dichiarazione di emergenza rende più facile per il governo adottare misure per fermare la diffusione del virus altamente infettivo H5N1
Aviaria si sta diffondendo tra animali «in modo efficiente». Allarme degli esperti: «Può essere peggio del Covid»
A lanciare l'allarme è uno studio condotto da una collaborazione di ricercatori in Canada, che ha definito la scoperta «molto preoccupante». Il virus degli uccelli si diffonde «in modo efficiente» nei furetti e questo suggerirebbe una possibile diffusione negli esseri umani
Allerta influenza canina, virus «parente» dell’aviaria ora minaccia l’uomo
Dovremmo iniziare a preoccuparci della cosiddetta «influenza canina», una forma mutata di influenza aviaria che si sta lentamente evolvendo. E' l'allerta lanciata da un gruppo di ricercatori della China Agricultural University di Pechino in uno studio pubblicato sulla rivista eLife
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio