Il ministero della Salute ha subito attivato tutti i controlli del caso sulla vicenda del batterio Listeria che ha provocato il ritiro di alcuni prodotti surgelati in via precauzionale. Al momento, nessun focolaio di infezione in Italia
«Sto seguendo con la massima attenzione la vicenda del batterio Listeria. I miei uffici hanno subito predisposto tutti i controlli e le misure necessarie». Con queste parole, il ministro della Salute Giulia Grillo, rassicura sul pronto intervento attuato dal ministero nella vicenda che ha visto coinvolta la Findus. La società di prodotti surgelati, infatti, nei giorni scorsi ha effettuato un richiamo “precauzionale e su base volontaria” di alcuni suoi prodotti, che potrebbero essere stati contaminati dal batterio Listeria.
Il ministero ci tiene a precisare che: «I ritiri fanno seguito a una segnalazione di allerta europea proveniente dall’Ungheria, relativa alla presenza di Listeria monocytogenes in vegetali surgelati. La Listeria é resistente alle basse temperature e provoca tossinfezioni alimentari. Comunque viene inattivato con la cottura. Al momento non risultano focolai di infezione in Italia ed il ritiro dei prodotti sono effettuati in via precauzionale».
Ma di cosa parliamo nello specifico? La Listeria è una famiglia di batteri composta da dieci specie che ora preoccupa l’Europa per un’epidemia nata in Ungheria da mais e probabilmente altri ortaggi surgelati. Dal 2015 ad oggi, ha provocato 47 casi: 9 morti in 5 paesi europei, ovvero Austria, Danimarca, Finlandia, Svezia e Regno Unito.
Una di queste specie, Listeria monocytogenes, causa la listeriosi, una malattia che colpisce sia l’uomo che gli animali. La Listeria si ritrova nel terreno, nelle piante e nelle acque: seppur rara, è spesso grave. Anche gli animali, tra cui bovini, ovini e caprini, possono essere portatori del batterio. La principale via di trasmissione per l’uomo e gli animali è rappresentata dal consumo di cibo o mangime contaminato: è bene sapere che la cottura a temperature superiori a 65 gradi uccide i batteri.
La Listeria monocytogenes può essere presente in molti alimenti: pesce affumicato, carne, formaggi e ortaggi crudi. Per questo, si consiglia di tenere bassa la temperatura del frigorifero per evitare la crescita dei batteri nei cibi pronti. I sintomi dell’intossicazione da Listeria sono: nausea, vomito e diarrea ed infezioni più gravi, quali meningite e altre complicanze potenzialmente letali. Le persone più sensibili sono le cosiddette categorie a rischio: anziani, donne in gravidanza, neonati e le persone con deficit del sistema immunitario.
Nonostante le rassicurazioni del Ministero della Salute che ha ribadito come, ad oggi, non ci sia nessun pericolo in Italia e nessuna ragione per allarmarsi – sono state predisposte verifiche in queste ore e nei prossimi giorni.