Salute 18 Ottobre 2019 09:30

Big Data per ridurre i parti cesarei non necessari, in Campania il primo esperimento hi-tech

Attraverso l’utilizzo di algoritmi predittivi, il sistema creato da Innovery e i suoi partner punta a elaborare modelli che avranno un duplice scopo: tutelare la salute delle partorienti e dei nascituri favorendo l’efficientamento del percorso di cure e supportare il processo di digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale

di Federica Bosco
Big Data per ridurre i parti cesarei non necessari, in Campania il primo esperimento hi-tech

Big data per ridurre il numero dei parti cesarei. La tecnologia entra a pieno titolo nel mondo della Sanità campana e lo fa con un progetto unico e innovativo che permetterà di limitare la pratica del parto cesareo, un fenomeno che in tutte le regioni d’Italia rappresenta un problema per la salute delle pazienti, del neonato, e per il Sistema Sanitario Nazionale. Quando non clinicamente necessario, infatti, comporta rischi di breve e lungo periodo per la salute della donna e del bambino, oltre ad un incremento di costi diretti ed indiretti per la Sanità italiana di circa il 36% rispetto a quello naturale, dovuti alla remunerazione dell’equipe, alla somministrazione di farmaci e materiali necessari all’ intervento chirurgico e ai costi di degenza). E se i costi nelle strutture private che vanno dai 1500 ai 6000 euro sono a carico dei pazienti, nelle strutture pubbliche sono a carico dello Stato. Si tratta di un tema di dimensioni europee con radici in un trend globale che ha avuto nell’ultimo decennio un incremento significativo fino ad arrivare nel 2019 a oltre 160 mila tagli cesarei non necessari con un surplus di costo associato pari a 156 milioni di euro.

LEGGI: BIG DATA, FRITTELLI (FEDERSANITÀ ANCI): «FONDAMENTALI PER PROGETTARE POLITICHE DEL BENESSERE. DOBBIAMO TRASFORMARCI IN ‘MANAGER DELLA SALUTE’»

Se l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non superare il 15% dei parti cesarei per ogni Regione, in Campania si raggiunge la percentuale del 59,5%. Non è un caso dunque che proprio Regione Campania, al primo posto per la pratica dei cesarei, abbia finanziato il progetto denominato Training, Reorganizing, Evaluating, Enabling for Natural Birth (TREE4NB), di cui è capofila Innovery Spa, azienda leader dell’ecosistema ICT e specializzata nell’analisi ed elaborazione di Big Data. Grazie alla collaborazione con il CIRPA (Centro Interdipartimentale per la Ricerca in diritto, economia e management della Pubblica Amministrazione) ed il DIPMED (Dipartimento di Medicina e Chirurgia) coordinati dalla Prof. Paola Adinolfi dell’Università degli Studi di Salerno, Innovery ha ottenuto un finanziamento attraverso i Fondi Europei di Sviluppo Regionale (FESR) della Regione Campania e si pone l’ambizioso obiettivo di ridurre il numero di parti con taglio cesareo clinicamente non necessari attraverso l’utilizzo di Big Data Analytics, intelligenza artificiale e mobile app.

In che modo? Con una piattaforma digitale di acquisizione, archiviazione e processamento di dati relativi ad una pluralità eterogenea di variabili cliniche ed extra-cliniche su pazienti, operatori sanitari e struttura assistenziale. Dall’insieme di queste informazioni, attraverso l’utilizzo di algoritmi predittivi, il sistema creato da Innovery e i suoi partner punta a elaborare modelli che avranno un duplice scopo: tutelare la salute delle partorienti e dei nascituri favorendo l’efficientamento del percorso di cure e supportare il processo di digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale. Nel raggiungimento di questi obiettivi, saranno inoltre sviluppate soluzioni tecnologicamente avanzate di data privacy e data security a tutela della natura ultrasensibile delle informazioni processate in piattaforma grazie alle risorse e le competenze di Innovery nel comparto della cybersecurity. «Siamo lieti di essere i capifila di un progetto così ambizioso e innovativo per la Regione, avviato grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno. – spiega Gianvittorio Abate, A.D. di Innovery Spa – Per la sua realizzazione abbiamo utilizzato una combinazione di piattaforme digitali, facendo leva sul nostro consolidato expertise nel campo dei Big Data Analytics on cloud, e nel settore dei data security; tecnologie che Innovery sa creare e utilizzare grazie al know-how dei suoi dipendenti e che possono avere un’infinità di applicazioni, non solo in campo sanitario».

Articoli correlati
IV Congresso Big Data in Health, tra salute collettiva e rispetto della privacy
L’avvocato Luca Bolognini: «Necessario un bilanciamento per supportare la spinta all’innovazione senza perdere di vista l’etica del trattamento dati»
Risk Management in sanità, ecco le priorità nel post pandemia
Nel webinar organizzato da Big Data in Health Society emerge l’esigenza di promuovere consapevolezza sull’importanza dei dati nella gestione del rischio
Vaccini, la Campania va avanti con Sputnik (tra le polemiche)
Le dosi di siero russo prenotate grazie all’accordo tra So.Re.Sa e Fondo Russo. Ma l’acquisto effettivo resta subordinato all’approvazione di EMA e AIFA
Digitalizzazione delle imprese e della sanità regionale, al via la II edizione del Campania Digital Summit
L’evento è organizzato in collaborazione con la Regione Campania nell’ambito del “DIGITAL ITALY Program 2021” che avrà luogo giovedì 11 marzo
Accordo Ministero Salute-Cineca su intelligenza artificiale e Big Data
Zampa: «Il primo ambito nel quale si esplicita la collaborazione è la popolazione over 65 e 0-18 anni». Vannozzi (Cineca): «Una svolta nella gestione dei dati per la salute degli italiani»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...
Advocacy e Associazioni

Cirrosi epatica, i pazienti chiedono meno burocrazia e maggior accesso al teleconsulto

Nella nuova puntata di The Patient Voice, Ivan Gardini (EpaC Ets), Ilenia Malavasi (Affari Sociali) e Francesca Ponziani (Pol. Gemelli)