C’è tempo fino al 31 maggio: il bonus psicologo è rivolto a chi è residente in Italia e con Isee non superiore ai 50mila euro, per un contributo massimo di 1.500 euro a persona una sola volta per un anno
Potrebbe rivelarsi una gara contro il tempo quella per accaparrarsi il bonus psicologo. Per questo, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop), David Lazzari, lancia un appello chiaro: “Presentate la richiesta di accesso all’incentivo quanto prima perché, oltre al requisito del reddito, anche il fattore della tempistica conta”.
Da oggi, fino al 31 maggio, sarà possibile inoltrare le domande per accedere al bonus psicologo: il contributo è rivolto a chi è residente in Italia e con Isee non superiore ai 50mila euro, per un contributo massimo di 1.500 euro a persona una sola volta per un anno. In contemporanea parte anche una campagna informativa per accedere al bonus con un video che verrà trasmesso sulle reti Rai. In Italia, ricorda Lazzari “secondo una nostra indagine sono cinque milioni i potenziali pazienti, cioè le persone che vorrebbero rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta ma non hanno le risorse economiche per poterlo fare”.
Dai dati preliminari emersi dalla prima edizione del bonus, sono le donne e gli under 35 le fasce di popolazione che mostrano i disagi più elevati. “Non stiamo parlando dei disturbi più gravi all’apice dalla piramide, quelli che hanno necessità di trattamenti anche farmacologici, ma – spiega Lazzari – quelli legati alle forme più diffuse di disagio, che riguardano ansia, umore, disturbi di adattamento e sviluppo dovuti allo stress. In tutte queste situazioni un intervento precoce – sottolinea Lazzari – si trasforma un una importantissima forma di prevenzione se si pensa che fino al 70% di questi disagi se non intercettati si trasformano in patologie più gravi, ma anche in una forma di risparmio notevole in termini economici”.
Da qui l’importanza del bonus. Una misura che, dice il presidente del Consiglio dell’Ordine degli psicologi, “pur con i suoi limiti, è fondamentale per dare una risposta in termini di psicoterapia se si pensa che oggi nel pubblico solo 3,5 persone su 100 ricevono una risposta psicoterapica. “Attraverso un monitoraggio che stiamo ultimando, condotto con sei università (Milano Bicocca, Pavia, Bergamo, Roma La Sapienza, Palermo e Catania) – dice Lazzari – stiamo calcolando quanta salute si è guadagnata finora con il bonus rispetto all’investimento di risorse pubbliche. E i risultati che ne stanno uscendo parlano di una importante efficacia”. A rispondere alla chiamata del bonus, una task force di oltre 25 mila professionisti e, sottolinea Lazzari, “dico con orgoglio che abbiamo registrato una grande disponibilità con numeri importanti distribuiti su tutto il territorio nazionale”.
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